La relazione fra le regole contabili per la determinazione del reddito d’esercizio e le norme fiscali per il calcolo del reddito imponibile è mutata nel tempo non solamente in Italia, ma nella quasi totalità dei paesi occidentali, sebbene con intensità differenti. La letteratura internazionale ha approfondito tale tormentata relazione sia confrontando più nazioni esaminate ad una medesima data, sia con analisi longitudinali dell’evoluzione normativa in specifici paesi, per indagare cause ed effetti delle diverse impostazioni. L’obiettivo di questo contributo è studiare l’evoluzione del rapporto fra regole contabili e norme fiscali per le società quotate italiane fra il 2002 ed il 2007, attraverso l’analisi delle differenze temporanee fra reddito contabile (risultato ante imposte) e reddito imponibile. In questo arco temporale, le società quotate alla Borsa di Milano hanno affrontato due significative riforme: la prima volta a “disinquinare” i bilanci civilistici dalle interferenze di natura fiscale attraverso una congiunta modifica del codice civile (D.Lgs. 6/2003) e del Testo Unico delle Imposte Dirette (TUIR) (D.Lgs. 344/2003); la seconda volta ad innalzare la qualità dell’informazione economica fornita ai mercati finanziari, attraverso l’obbligatoria applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) non solamente nella redazione dei bilanci consolidati, ma anche per la preparazione dei bilanci separati (D.Lgs. 38/2005). Lo studio delle differenze temporanee deducibili e imponibili consente di comprendere di quanto, ed in che direzione, il reddito fiscale si è allontanato da quello determinato sulla base dei principi contabili italiani, prima, e da quello determinato sulla base degli IAS/IFRS dopo. L’analisi empirica svolta mostra che, fra il 2002 ed il 2007, la differenza fra passività per imposte differite e attività per imposte anticipate è in media aumentata progressivamente, passando da valori negativi (presenti fino al 2005) a valori positivi (a partire dall’esercizio 2006). Ciò indurrebbe a ritenere che i risultati ante imposte delle società del campione siano passati dall’essere generalmente più bassi dei redditi imponibili all’essere più alti, a seguito del disinquinamento fiscale, prima, e dell’introduzione degli IAS/IFRS poi. Tale analisi è di particolare interesse considerato il cambio di rotta deciso dal nostro legislatore fiscale con la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (cosiddetta Finanziaria 2008). Trascorsi quattro anni dall’introduzione della norma che consentiva di dedurre alcuni rilevanti componenti negativi di reddito non imputati a conto economico , infatti, il reddito imponibile è stato nuovamente legato al reddito contabile, in particolare per i soggetti che adottano gli IAS/IFRS. Se i dati sulle differenze temporanee fra reddito contabile e reddito imponibile osservati nei primi due anni di applicazione obbligatoria degli IAS/IFRS ai bilanci separati (ovvero, gli esercizi 2006 e 2007) fossero emblematici delle divergenze fra reddito IAS/IFRS e reddito determinato secondo il TUIR ante L. 244/2007, la suddetta riforma tributaria potrebbe comportare un aumento della base imponibile nella misura in cui i criteri di valutazione degli IAS/IFRS, meno orientati dal principio di prudenza, troveranno accoglimento nel TUIR.

RISULTATO ANTE IMPOSTE E REDDITO IMPONIBILE: UN’ANALISI EMPIRICA DELLE DIFFERENZE TEMPORANEE / M. M. Mattei; E. Pasqui. - STAMPA. - (2009), pp. 217-262.

RISULTATO ANTE IMPOSTE E REDDITO IMPONIBILE: UN’ANALISI EMPIRICA DELLE DIFFERENZE TEMPORANEE

MATTEI, MARCO MARIA;
2009

Abstract

La relazione fra le regole contabili per la determinazione del reddito d’esercizio e le norme fiscali per il calcolo del reddito imponibile è mutata nel tempo non solamente in Italia, ma nella quasi totalità dei paesi occidentali, sebbene con intensità differenti. La letteratura internazionale ha approfondito tale tormentata relazione sia confrontando più nazioni esaminate ad una medesima data, sia con analisi longitudinali dell’evoluzione normativa in specifici paesi, per indagare cause ed effetti delle diverse impostazioni. L’obiettivo di questo contributo è studiare l’evoluzione del rapporto fra regole contabili e norme fiscali per le società quotate italiane fra il 2002 ed il 2007, attraverso l’analisi delle differenze temporanee fra reddito contabile (risultato ante imposte) e reddito imponibile. In questo arco temporale, le società quotate alla Borsa di Milano hanno affrontato due significative riforme: la prima volta a “disinquinare” i bilanci civilistici dalle interferenze di natura fiscale attraverso una congiunta modifica del codice civile (D.Lgs. 6/2003) e del Testo Unico delle Imposte Dirette (TUIR) (D.Lgs. 344/2003); la seconda volta ad innalzare la qualità dell’informazione economica fornita ai mercati finanziari, attraverso l’obbligatoria applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) non solamente nella redazione dei bilanci consolidati, ma anche per la preparazione dei bilanci separati (D.Lgs. 38/2005). Lo studio delle differenze temporanee deducibili e imponibili consente di comprendere di quanto, ed in che direzione, il reddito fiscale si è allontanato da quello determinato sulla base dei principi contabili italiani, prima, e da quello determinato sulla base degli IAS/IFRS dopo. L’analisi empirica svolta mostra che, fra il 2002 ed il 2007, la differenza fra passività per imposte differite e attività per imposte anticipate è in media aumentata progressivamente, passando da valori negativi (presenti fino al 2005) a valori positivi (a partire dall’esercizio 2006). Ciò indurrebbe a ritenere che i risultati ante imposte delle società del campione siano passati dall’essere generalmente più bassi dei redditi imponibili all’essere più alti, a seguito del disinquinamento fiscale, prima, e dell’introduzione degli IAS/IFRS poi. Tale analisi è di particolare interesse considerato il cambio di rotta deciso dal nostro legislatore fiscale con la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (cosiddetta Finanziaria 2008). Trascorsi quattro anni dall’introduzione della norma che consentiva di dedurre alcuni rilevanti componenti negativi di reddito non imputati a conto economico , infatti, il reddito imponibile è stato nuovamente legato al reddito contabile, in particolare per i soggetti che adottano gli IAS/IFRS. Se i dati sulle differenze temporanee fra reddito contabile e reddito imponibile osservati nei primi due anni di applicazione obbligatoria degli IAS/IFRS ai bilanci separati (ovvero, gli esercizi 2006 e 2007) fossero emblematici delle divergenze fra reddito IAS/IFRS e reddito determinato secondo il TUIR ante L. 244/2007, la suddetta riforma tributaria potrebbe comportare un aumento della base imponibile nella misura in cui i criteri di valutazione degli IAS/IFRS, meno orientati dal principio di prudenza, troveranno accoglimento nel TUIR.
2009
LA COMUNICAZIONE DELLE IMPRESE: Riflessioni critiche sulle riforme in atto
217
262
RISULTATO ANTE IMPOSTE E REDDITO IMPONIBILE: UN’ANALISI EMPIRICA DELLE DIFFERENZE TEMPORANEE / M. M. Mattei; E. Pasqui. - STAMPA. - (2009), pp. 217-262.
M. M. Mattei; E. Pasqui
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