Se si perde la memoria del passato, il presente diventa offuscato, ed oscuro il futuro: spinti da questa considerazione, ci siamo imposti di raccogliere, identificare e catalogare la vecchia strumentazione e le vecchie attrezzature anestesiologiche che, ora, sono esposte alla “curiosità” (e si spera non solo dei curiosi) degli addetti e non addetti ai lavori presso l’ Istituto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico S.Orsola. Crediamo che il lavoro, al quale spontaneamente ci siamo obbligati, sia stato utile soprattutto per evitare la dispersione ulteriore del materiale “storico” della nostra Disciplina: come è accaduto in quasi tutti gli Ospedali, il materiale e gli strumenti, sorpassati e pressati dalle successive nuove tecnologie, sono stati dichiarati “obsoleti e disinventariabili”, accantonati in luoghi sempre meno accessibili e successivamente allontanati. Una dispersione deplorevole, irrimediabile ed amara che può essere parzialmente addolcita dal pensiero che, in alcuni casi, il materiale dismesso è stato inviato nei Paesi poveri; la maggior parte, purtroppo, rottamata (senza incentivi..). Un’altra considerazione è da porre: rispetto ad altre Discipline che affondano la loro storia in tempi più antichi, la storia della nostra Anestesia, specie quella della moderna Anestesia, è più recente, per cui lo strumentario da raccogliere non poteva essere particolarmente abbondante. Purtuttavia la raccolta del materiale, effettuata negli ultimi 25 anni, ha prodotto un soddisfacente risultato: almeno quello di aggiungere qualcosa al lavoro certosino e prezioso al quale si dedicò, anni orsono, un grande Maestro dell’Anestesia, lo Storico della nostra Disciplina e Amico e Collega Prof. Gualtiero Bellucci, al quale idealmente facciamo omaggio della nostra fatica. Sul solco e sull’esempio del Prof. Bellucci, ora l’Anestesia italiana può contare su due Sedi nelle quali sono stati salvati ed esposti i nostri “strumenti del mestiere”: la sede di Siena, più ricca e preziosa, e, ora, quella di Bologna; con la speranza che anche in altre Sedi si realizzino analoghe iniziative. Vorremmo aggiungere un’ulteriore considerazione sullo spirito che ci ha animato nel ripristino e nella messa a punto dello strumentario raccolto. Con entusiasmo da neofiti e con tanto divertimento abbiamo smontato e ripulito (con la paglietta) le attrezzature di ogni traccia di ruggine ed incrostazione del passato, ne abbiamo riattivato i meccanismi, abbiamo effettuato l’identificazione (con l’ausilio di Internet e del volume catalogo di Bellucci), poi abbiamo provveduto alla catalogazione, eseguite le fotografie ed attuata l’impaginazione in un volumetto senza molte pretese: al riguardo, si è evitata la qualificazione di museo, perché, la nostra, è da considerarsi una semplice “raccolta” di materiale anestesiologico effettuata in nome e per conto della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione dell’Università di Bologna. Come già verificatosi nei confronti di una analoga”impresa” attuata di recente ed inerente la raccolta dell’”Armamentario chirurgico della Scuola Bolognese”, anche il nostro Strumentario anestesiologico sarà immesso nel percorso SMA che è il Sistema Museale di Ateneo dell’Alma Mater bolognese. L’operazione suddescritta, ovviamente, si è avvalsa, oltre che del nostro materiale, non disperso e già disponibile, anche di qualche comodato d’uso e di alcune donazioni spontanee (o “spintanee”) da parte di Colleghi ed Amici che hanno contribuito ad arricchire ed impreziosire la nostra raccolta, e di cui ci piace fare menzione (in ordine alfabetico) ringraziare sentitamente: Amigoni, Bellusci (un Chirurgo che si è dedicato alla sistematizzazione dei pannelli), Caporaloni, Chiodo, Colesanti, Di Virgilio, Maldarizzi, Mele, Merola, Preziosa, Spagnolo, e Zanoni: essi si sono privati di alcuni pezzi cui erano affezionati e li hanno offerti all’esposizione. Operazione, infine, che si è avvalsa dell’entusiasmo di un vero amico dell’A...

Armamentario anestesiologico (XIX-XX SECOLO) / Martinelli G.;Zanoni A.. - STAMPA. - (2009).

Armamentario anestesiologico (XIX-XX SECOLO)

MARTINELLI, GERARDO;
2009

Abstract

Se si perde la memoria del passato, il presente diventa offuscato, ed oscuro il futuro: spinti da questa considerazione, ci siamo imposti di raccogliere, identificare e catalogare la vecchia strumentazione e le vecchie attrezzature anestesiologiche che, ora, sono esposte alla “curiosità” (e si spera non solo dei curiosi) degli addetti e non addetti ai lavori presso l’ Istituto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico S.Orsola. Crediamo che il lavoro, al quale spontaneamente ci siamo obbligati, sia stato utile soprattutto per evitare la dispersione ulteriore del materiale “storico” della nostra Disciplina: come è accaduto in quasi tutti gli Ospedali, il materiale e gli strumenti, sorpassati e pressati dalle successive nuove tecnologie, sono stati dichiarati “obsoleti e disinventariabili”, accantonati in luoghi sempre meno accessibili e successivamente allontanati. Una dispersione deplorevole, irrimediabile ed amara che può essere parzialmente addolcita dal pensiero che, in alcuni casi, il materiale dismesso è stato inviato nei Paesi poveri; la maggior parte, purtroppo, rottamata (senza incentivi..). Un’altra considerazione è da porre: rispetto ad altre Discipline che affondano la loro storia in tempi più antichi, la storia della nostra Anestesia, specie quella della moderna Anestesia, è più recente, per cui lo strumentario da raccogliere non poteva essere particolarmente abbondante. Purtuttavia la raccolta del materiale, effettuata negli ultimi 25 anni, ha prodotto un soddisfacente risultato: almeno quello di aggiungere qualcosa al lavoro certosino e prezioso al quale si dedicò, anni orsono, un grande Maestro dell’Anestesia, lo Storico della nostra Disciplina e Amico e Collega Prof. Gualtiero Bellucci, al quale idealmente facciamo omaggio della nostra fatica. Sul solco e sull’esempio del Prof. Bellucci, ora l’Anestesia italiana può contare su due Sedi nelle quali sono stati salvati ed esposti i nostri “strumenti del mestiere”: la sede di Siena, più ricca e preziosa, e, ora, quella di Bologna; con la speranza che anche in altre Sedi si realizzino analoghe iniziative. Vorremmo aggiungere un’ulteriore considerazione sullo spirito che ci ha animato nel ripristino e nella messa a punto dello strumentario raccolto. Con entusiasmo da neofiti e con tanto divertimento abbiamo smontato e ripulito (con la paglietta) le attrezzature di ogni traccia di ruggine ed incrostazione del passato, ne abbiamo riattivato i meccanismi, abbiamo effettuato l’identificazione (con l’ausilio di Internet e del volume catalogo di Bellucci), poi abbiamo provveduto alla catalogazione, eseguite le fotografie ed attuata l’impaginazione in un volumetto senza molte pretese: al riguardo, si è evitata la qualificazione di museo, perché, la nostra, è da considerarsi una semplice “raccolta” di materiale anestesiologico effettuata in nome e per conto della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione dell’Università di Bologna. Come già verificatosi nei confronti di una analoga”impresa” attuata di recente ed inerente la raccolta dell’”Armamentario chirurgico della Scuola Bolognese”, anche il nostro Strumentario anestesiologico sarà immesso nel percorso SMA che è il Sistema Museale di Ateneo dell’Alma Mater bolognese. L’operazione suddescritta, ovviamente, si è avvalsa, oltre che del nostro materiale, non disperso e già disponibile, anche di qualche comodato d’uso e di alcune donazioni spontanee (o “spintanee”) da parte di Colleghi ed Amici che hanno contribuito ad arricchire ed impreziosire la nostra raccolta, e di cui ci piace fare menzione (in ordine alfabetico) ringraziare sentitamente: Amigoni, Bellusci (un Chirurgo che si è dedicato alla sistematizzazione dei pannelli), Caporaloni, Chiodo, Colesanti, Di Virgilio, Maldarizzi, Mele, Merola, Preziosa, Spagnolo, e Zanoni: essi si sono privati di alcuni pezzi cui erano affezionati e li hanno offerti all’esposizione. Operazione, infine, che si è avvalsa dell’entusiasmo di un vero amico dell’A...
2009
52
Armamentario anestesiologico (XIX-XX SECOLO) / Martinelli G.;Zanoni A.. - STAMPA. - (2009).
Martinelli G.;Zanoni A.
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