A seguito del terremoto che il 26 luglio 1963 colpì Skopje, le Nazioni Unite e la Repubblica Federale e Socialista della Iugoslavia collaborarono per quasi un quinquennio alla ricostruzione della città. Il concorso ad inviti per il centro della capitale, svoltosi fra il dicembre del 1964 e il giugno dell’anno successivo, rappresentò senza dubbio l’apice di quell’intero periodo. Vi presero parte, per conto della Iugoslavia, gli istituti di pianificazione urbanistica di Belgrado (con Aleksandar Đorđević), di Zagabria (Radovan Miščević e Fedor Wenzler), di Skopje (Slavko Brezovski con la Makedonijaproekt) e di Ljubljana (Edvard Ravnikar). L’ONU scelse di invitare Kenzo Tange (Giappone), Luigi Piccinato (Italia), Van den Broek e Bakema (Paesi Bassi), nonché Maurice Rotival (USA). Una giuria internazionale, guidata dall’architetto Iugoslavo e ufficiale delle Nazioni Unite Ernest Weissmann, valutò i progetti e annunciò il risultato il 26 luglio 1965, commemorando così il secondo anniversario del terremoto. Com’è noto, il concorso produsse un risultato controverso: il 40% del primo premio andò al gruppo di Zagabria, mentre il 60% fu assegnato alla squadra di Kenzo Tange. L’analisi di quest’ultimo progetto e il suo inquadramento critico sono gli obiettivi del presente saggio.

Simbolo o futuro. La proposta di Kenzo Tange per Skopje (1965)

Ines Tolic
2019

Abstract

A seguito del terremoto che il 26 luglio 1963 colpì Skopje, le Nazioni Unite e la Repubblica Federale e Socialista della Iugoslavia collaborarono per quasi un quinquennio alla ricostruzione della città. Il concorso ad inviti per il centro della capitale, svoltosi fra il dicembre del 1964 e il giugno dell’anno successivo, rappresentò senza dubbio l’apice di quell’intero periodo. Vi presero parte, per conto della Iugoslavia, gli istituti di pianificazione urbanistica di Belgrado (con Aleksandar Đorđević), di Zagabria (Radovan Miščević e Fedor Wenzler), di Skopje (Slavko Brezovski con la Makedonijaproekt) e di Ljubljana (Edvard Ravnikar). L’ONU scelse di invitare Kenzo Tange (Giappone), Luigi Piccinato (Italia), Van den Broek e Bakema (Paesi Bassi), nonché Maurice Rotival (USA). Una giuria internazionale, guidata dall’architetto Iugoslavo e ufficiale delle Nazioni Unite Ernest Weissmann, valutò i progetti e annunciò il risultato il 26 luglio 1965, commemorando così il secondo anniversario del terremoto. Com’è noto, il concorso produsse un risultato controverso: il 40% del primo premio andò al gruppo di Zagabria, mentre il 60% fu assegnato alla squadra di Kenzo Tange. L’analisi di quest’ultimo progetto e il suo inquadramento critico sono gli obiettivi del presente saggio.
2019
Balkan Brutalism Skopje
201
207
Ines Tolic
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