Il modello di riduzione del danno (RdD), una misura sanitaria già diffusa in Europa dall’inizio degli anni ’80, ha come principale obiettivo quello di tutelare la salute dell’individuo che fa uso di sostanze stupefacenti. La diffusione del COVID-19 ha creato nuove aree di vulnerabilità ed esacerbato quelle preesistenti, ponendo sfide senza precedenti in ambito sanitario, tra cui la tutela delle persone che consumano droghe. Per le persone che utilizzano sostanze stupefacenti sono state diffuse buone pratiche, che si aggiungono alle raccomandazioni standard. Non di meno, le attuali politiche di RdD dovranno essere potenziate alla luce della nuova pandemia COVID-19, come previsto in questi mesi dalle principali società scientifiche ed associazioni nazionali ed internazionali. I messaggi sulla RdD incentrati sui rischi associati all’iniezione dovranno essere rimodulati alla luce del contagio attraverso droplets, tipico di pratiche considerate fino ad oggi “meno a rischio”, come la condivisione di sigarette, strumenti per la vaporizzazione e l’inalazione. L’assistenza territoriale dovrà essere potenziata con l’ausilio su larga scala della telemedicina, percorso già avviato nei primi due mesi della pandemia, nonché per mezzo di screening tossicologici ed infettivologici a domicilio, sulla base del modello applicato nella provincia di Hubei (Cina). L’attività dei laboratori di tossicologia forense e clinica e l’attivazione di ulteriori sistemi di allerta rapida saranno indirizzati alla prevenzione e alla tempestiva segnalazione delle possibili variazioni del mercato in termini di modifica della domanda, sostituzione e contraffazione delle sostanze

PANDEMIA DA COVID-19 E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. LE NUOVE FRONTIERE DELLA RIDUZIONE DEL DANNO / Leonardo Brevi, Guido Pelletti, Susi Pelotti. - In: RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO. - ISSN 2499-2852. - STAMPA. - 2:(2020), pp. 873-886.

PANDEMIA DA COVID-19 E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. LE NUOVE FRONTIERE DELLA RIDUZIONE DEL DANNO

Guido Pelletti;Susi Pelotti
2020

Abstract

Il modello di riduzione del danno (RdD), una misura sanitaria già diffusa in Europa dall’inizio degli anni ’80, ha come principale obiettivo quello di tutelare la salute dell’individuo che fa uso di sostanze stupefacenti. La diffusione del COVID-19 ha creato nuove aree di vulnerabilità ed esacerbato quelle preesistenti, ponendo sfide senza precedenti in ambito sanitario, tra cui la tutela delle persone che consumano droghe. Per le persone che utilizzano sostanze stupefacenti sono state diffuse buone pratiche, che si aggiungono alle raccomandazioni standard. Non di meno, le attuali politiche di RdD dovranno essere potenziate alla luce della nuova pandemia COVID-19, come previsto in questi mesi dalle principali società scientifiche ed associazioni nazionali ed internazionali. I messaggi sulla RdD incentrati sui rischi associati all’iniezione dovranno essere rimodulati alla luce del contagio attraverso droplets, tipico di pratiche considerate fino ad oggi “meno a rischio”, come la condivisione di sigarette, strumenti per la vaporizzazione e l’inalazione. L’assistenza territoriale dovrà essere potenziata con l’ausilio su larga scala della telemedicina, percorso già avviato nei primi due mesi della pandemia, nonché per mezzo di screening tossicologici ed infettivologici a domicilio, sulla base del modello applicato nella provincia di Hubei (Cina). L’attività dei laboratori di tossicologia forense e clinica e l’attivazione di ulteriori sistemi di allerta rapida saranno indirizzati alla prevenzione e alla tempestiva segnalazione delle possibili variazioni del mercato in termini di modifica della domanda, sostituzione e contraffazione delle sostanze
2020
PANDEMIA DA COVID-19 E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. LE NUOVE FRONTIERE DELLA RIDUZIONE DEL DANNO / Leonardo Brevi, Guido Pelletti, Susi Pelotti. - In: RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE E DEL DIRITTO IN CAMPO SANITARIO. - ISSN 2499-2852. - STAMPA. - 2:(2020), pp. 873-886.
Leonardo Brevi, Guido Pelletti, Susi Pelotti
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