Ellen Key ha tracciato con i suoi scritti, i suoi viaggi e i suoi incontri un percorso umano e intellettuale di grande interesse, perché caratterizzato da un forte impegno sociale e da un’intensa sensibilità pedagogica. Le sue audaci prese di posizione (specialmente in merito all’emancipazione femminile, al pacifismo, alla libertà religiosa e alla condizione dell’infanzia) rappresentano ancora oggi un contributo importante per il dibattito culturale ed educativo. Ellen Key è nota soprattutto per il suo saggio Barnets Århundrade che uscito in svedese nell’anno 1900, fu presto tradotto in molte lingue: nel nostro Paese fu edito per la prima volta nel 1906. In alcune sezioni meno note di questo libro, ovvero Böckerna mot Läseböckerna (in italiano: “Libri contro libri di testo”) e Bilaga (“Appendice”), presenti solo nell’edizione svedese, Ellen Key analizza il tema del rapporto tra fanciulli e racconto, affermando il diritto dell’infanzia ad avere uno spazio narrativo tutto per sé. L’auspicio di Ellen Key secondo il quale è necessario “uno scaffale di libri per l’infanzia” in ogni famiglia, rappresenta un chiaro riconoscimento del diritto dei più piccoli ad avere pagine, racconti e illustrazioni proprio per loro. Forse per la prima volta veniva così formalizzato per l'infanzia il Diritto alla Lettura.

Il secolo dei bambini lettori. Ellen Key e l'importanza dei racconti per l'infanzia tra tensione pedagogica e attualità educativa

Grandi William
2020

Abstract

Ellen Key ha tracciato con i suoi scritti, i suoi viaggi e i suoi incontri un percorso umano e intellettuale di grande interesse, perché caratterizzato da un forte impegno sociale e da un’intensa sensibilità pedagogica. Le sue audaci prese di posizione (specialmente in merito all’emancipazione femminile, al pacifismo, alla libertà religiosa e alla condizione dell’infanzia) rappresentano ancora oggi un contributo importante per il dibattito culturale ed educativo. Ellen Key è nota soprattutto per il suo saggio Barnets Århundrade che uscito in svedese nell’anno 1900, fu presto tradotto in molte lingue: nel nostro Paese fu edito per la prima volta nel 1906. In alcune sezioni meno note di questo libro, ovvero Böckerna mot Läseböckerna (in italiano: “Libri contro libri di testo”) e Bilaga (“Appendice”), presenti solo nell’edizione svedese, Ellen Key analizza il tema del rapporto tra fanciulli e racconto, affermando il diritto dell’infanzia ad avere uno spazio narrativo tutto per sé. L’auspicio di Ellen Key secondo il quale è necessario “uno scaffale di libri per l’infanzia” in ogni famiglia, rappresenta un chiaro riconoscimento del diritto dei più piccoli ad avere pagine, racconti e illustrazioni proprio per loro. Forse per la prima volta veniva così formalizzato per l'infanzia il Diritto alla Lettura.
2020
30 anni dopo la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia. Quale pedagogia per i minori?
183
192
Grandi William
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