A Roma negli ultimi decenni del Settecento gli eruditi e gli aristocratici sceglievano tra i salotti più ambiti quello della contessa marchigiana Giustina Pianetti, vedova Cardelli, erede di una ricchissima biblioteca formata dal marito Francesco Maria. Attraverso una inedita memoria della contessa, conservata nel diario di viaggio del bibliotecario Angelo Maria Bandini, e cataloghi scoperti nell'Archivio di Stato di Roma e nell'Archivio Capitolino, se ne rintraccia la storia legata alla biblioteca di Gregorio Alessandro Capponi, e il contenuto ricchissimo di stampati e manoscritti, alcuni dei quali con questa ricerca sono stati rintracciati.
La biblioteca Cardelli a Roma nel XVIII secolo. Notizie a partire da una memoria inedita della contessa marchigiana Giustina Pianetti Cardelli
Fiammetta Sabba
2020
Abstract
A Roma negli ultimi decenni del Settecento gli eruditi e gli aristocratici sceglievano tra i salotti più ambiti quello della contessa marchigiana Giustina Pianetti, vedova Cardelli, erede di una ricchissima biblioteca formata dal marito Francesco Maria. Attraverso una inedita memoria della contessa, conservata nel diario di viaggio del bibliotecario Angelo Maria Bandini, e cataloghi scoperti nell'Archivio di Stato di Roma e nell'Archivio Capitolino, se ne rintraccia la storia legata alla biblioteca di Gregorio Alessandro Capponi, e il contenuto ricchissimo di stampati e manoscritti, alcuni dei quali con questa ricerca sono stati rintracciati.File | Dimensione | Formato | |
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