Questo volume intende offrire una ricostruzione inedita della circolazione delle opere di Edmondo De Amicis in Russia, che si colloca prevalentemente fra il 1889 e il 1918, benché si osservino traduzioni di Cuore fino al secondo dopoguerra e a tempi più recenti. De Amicis è stato il più tradotto degli autori italiani in Russia e la sua influenza fu immediata, sorprendente e di lunga durata. La fortuna delle sue opere si spiega col fatto che offrivano modelli educativi per l’avvento di “una scuola nuova”, costituendo anche una fonte dalla quale trarre ispirazione per l’alfabetizzazione degli adulti e, più in generale, per l’educazione politica e patriottica delle nuove generazioni. Tra gli autori che trovarono una particolare affinità con l’opera dello scrittore italiano vi furono la traduttrice e scrittrice per l’infanzia Anna Ul’janova-Elizarova, sorella di Lenin (1864-1935), lo scrittore ed editore, seguace della filosofia tolstoiana, Ivan Gorbunov-Posadov (1860-1940), il poeta futurista Vladimir Majakovskij (1893-1930), e lo scrittore e giornalista Valentin Kataev (1897-1986), interprete dell’estetica del realismo socialista. Sulla scorta di un’accurata ricostruzione bibliografica, di fonti originali e di un’aggiornata riflessione storiografica ¬– che si avvale di una pluralità di metodologie di ricerca – l’Autrice presenta al lettore un vero e proprio fenomeno di “transfer culturale” tra Italia e Russia nell’arco di un secolo, che intreccia la ricezione dell’opera deamicisiana con la narrazione della storia della scuola zarista.

De Amicis in Russia. La ricezione nel sistema scolastico zarista e sovietico

Dorena Caroli
2020

Abstract

Questo volume intende offrire una ricostruzione inedita della circolazione delle opere di Edmondo De Amicis in Russia, che si colloca prevalentemente fra il 1889 e il 1918, benché si osservino traduzioni di Cuore fino al secondo dopoguerra e a tempi più recenti. De Amicis è stato il più tradotto degli autori italiani in Russia e la sua influenza fu immediata, sorprendente e di lunga durata. La fortuna delle sue opere si spiega col fatto che offrivano modelli educativi per l’avvento di “una scuola nuova”, costituendo anche una fonte dalla quale trarre ispirazione per l’alfabetizzazione degli adulti e, più in generale, per l’educazione politica e patriottica delle nuove generazioni. Tra gli autori che trovarono una particolare affinità con l’opera dello scrittore italiano vi furono la traduttrice e scrittrice per l’infanzia Anna Ul’janova-Elizarova, sorella di Lenin (1864-1935), lo scrittore ed editore, seguace della filosofia tolstoiana, Ivan Gorbunov-Posadov (1860-1940), il poeta futurista Vladimir Majakovskij (1893-1930), e lo scrittore e giornalista Valentin Kataev (1897-1986), interprete dell’estetica del realismo socialista. Sulla scorta di un’accurata ricostruzione bibliografica, di fonti originali e di un’aggiornata riflessione storiografica ¬– che si avvale di una pluralità di metodologie di ricerca – l’Autrice presenta al lettore un vero e proprio fenomeno di “transfer culturale” tra Italia e Russia nell’arco di un secolo, che intreccia la ricezione dell’opera deamicisiana con la narrazione della storia della scuola zarista.
2020
219
9788829003228
Dorena Caroli
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