DALL’ORRORE DEL REALE ALL’INCUBO DELLA DISTOPIA: GLI INFERNI DI DANTE IN GIAPPONE TRA ROMANZI E MANGA

The unprecedented violence of the Second World War constitutes the extreme experience of Hell in Japan. Dante’s Divina Commedia, which in the last twenty years has been the subject of translations, tributes, quotations in literature, cinema and art, but especially in the so-called contemporary pop cultures, where it has been re-proposed and reread or simply alluded to through different media and languages (films, television series, novels, videogames), suggests new interpretations and inspirations. If literature and cinema are fundamental in this process, it is undeniable that – in contemporary world – manga plays a pivotal role. At the core, as has already been pointed out by critics, there is the rich potential in producing new images that Dante’s work has proved over the centuries.

La violenza inaudita della seconda guerra mondiale costituisce l’estrema esperienza dell’Inferno nel contesto giapponese, e la Divina Commedia, che negli ultimi venti anni è stata oggetto di traduzioni, omaggi, citazioni nella letteratura, nel cinema e nell’arte, ma soprattutto nelle cosiddette culture pop contemporanee, dove è stata riproposta e riletta o semplicemente allusa attraverso diversi tipi di media e di linguaggi (film, serie televisive, romanzi, videogame), suggerisce nuovi codici di lettura e spunti di rielaborazione. Se fondamentali sono in questo percorso la letteratura e il cinema, è innegabile che nel mondo contemporaneo il manga abbia giocato e continui a giocare un ruolo centrale. Alla base, come è già stato sottolineato dalla critica, c’è il ricco potenziale in termini di generazione di immagini che il poema dantesco ha dimostrato nel corso dei secoli.