Quadrio Pirani e la qualità etica del costruire tra le Marche e il Lazio nella cultura dell’Eclettismo

Eclettico è l’uomo che raccoglie e setaccia, scrive Diderot nella sua Encyclopédie, e l’architetto marchigiano Quadrio Pirani (assieme ad un nutrito gruppo di progettisti suoi corregionali) che operò tra Roma e le Marche nella prima metà del Novecento rispecchia appieno queste caratteristiche. Contraddistinto da un forte interesse verso le decorazioni e la qualità dei materiali costruttivi, lasciò opere che ancora oggi testimoniano il forte impegno etico riassunto nella volontà di progettare la casa per tutti i ranghi sociali, ma comunque di grande valore tecnico-decorativo. Il clima intellettuale in cui opera Pirani è quello in cui prendono forma i caratteri culturali che saranno il filo conduttore del mondo contemporaneo. L’attenzione verso l’arte, la letteratura, la poesia e l’architettura si sposta da un mondo nutrito di sogni e di ideali per concentrarsi sulla quotidianità e sul concreto. ci troviamo nel momento storico in cui l’esperienza romantica sembra essere ormai definitivamente esaurita. Questo lavoro vuole evidenziare il memorabile passaggio dal declino delle vecchie concezioni alla ricerca di nuovi modelli. La nascita dell’Eclettismo è dovuta dunque all’omaggio degli artisti a cavallo tra il XIX e il XX secolo a tutti coloro i quali hanno operato precedentemente nell’architettura, nella pittura, nella scultura e nella letteratura: è la risposta retorica della borghesia emergente e rappresenta la volontà unificante delle differenti realtà regionali nel nostro paese.