L’impressionante celerità con la quale si modifica lo scenario di riferimento per i sistemi agroalimentari di tutto il mondo contribuisce a rendere il tema della competitività cruciale, non solo per i risvolti che ne derivano per la tenuta e le performance del tessuto imprenditoriale, ma anche rispetto alla consistenza degli output di natura collettiva legati alla presenza di attività agricole sul territorio. Nel lavoro viene effettuata una analisi del tessuto agricolo nazionale attraverso un tentativo di schematizzazione dei profili strategici prevalenti nell’agricoltura italiana, avvalendosi del patrimonio informativo della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), gestita, in Italia, dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA).Quello che emerge è uno scenario analitico, complesso e articolato, nel quale molteplici possono essere le traiettorie di sviluppo delle imprese, anche alla luce dell’allargamento del “raggio d’azione” dell’agricoltore, seguite all’introduzione di norme che ne innovano il ruolo. In questa parte del lavoro viene effettuato Partendo dai quattro principali gruppi in cui sono stati classificati i fattori della competitività (caratteristiche strutturali, ruolo del settore pubblico, lavoro e capitale, relazione con il mercato) è stato selezionato un gruppo di variabili, tra quelle disponibili, considerato rappresentativo delle citate dimensioni. Le informazioni disponibili sono state elaborate attraverso un procedimento di cluster analysis, che ha condotto alla individuazione di gruppi omogenei di aziende all’interno del campione, la cui consistenza, a livello nazionale, è stata determinata applicando i coefficienti di riporto all’universo. In questo modo è stato possibile sintetizzare e delineare in un ridotto ventaglio di gruppi omogenei i profili strutturali e strategici prevalenti nell’agricoltura italiana, definiti a partire dalla consistenza e dall’analisi delle relazioni tra le variabili utilizzate nell’indagine. Il quadro complessivo che emerge dall’analisi è rappresentativo della polarizzazione del tessuto imprenditoriale, un fenomeno che nel contesto agricolo nazionale non tende ad attenuarsi, ma anche del polimorfismo strutturale e strategico che si sviluppa tra i due poli, della piccolissima e della grande impresa. Una presenza di traiettorie imprenditoriali variegate, alcune diffusamente indicative di una marcata debolezza strutturale, altre che evidenziano la capacità di cogliere le nuove opportunità offerte dai mercati e dalla politica agricola, altre ancora più marcatamente rispondenti alla logica delle efficienze di scala e del paradigma di crescita industriale. La schematizzazione proposta tenta di racchiudere questa varietà di casistiche in un numero limitato di profili imprenditoriali omogenei, attraverso cui supportare l’interpretazione della realtà agricola italiana.
Approcci strategici e fattori di competitività dell'agricoltura italiana
ADINOLFI, FELICE
2008
Abstract
L’impressionante celerità con la quale si modifica lo scenario di riferimento per i sistemi agroalimentari di tutto il mondo contribuisce a rendere il tema della competitività cruciale, non solo per i risvolti che ne derivano per la tenuta e le performance del tessuto imprenditoriale, ma anche rispetto alla consistenza degli output di natura collettiva legati alla presenza di attività agricole sul territorio. Nel lavoro viene effettuata una analisi del tessuto agricolo nazionale attraverso un tentativo di schematizzazione dei profili strategici prevalenti nell’agricoltura italiana, avvalendosi del patrimonio informativo della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), gestita, in Italia, dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA).Quello che emerge è uno scenario analitico, complesso e articolato, nel quale molteplici possono essere le traiettorie di sviluppo delle imprese, anche alla luce dell’allargamento del “raggio d’azione” dell’agricoltore, seguite all’introduzione di norme che ne innovano il ruolo. In questa parte del lavoro viene effettuato Partendo dai quattro principali gruppi in cui sono stati classificati i fattori della competitività (caratteristiche strutturali, ruolo del settore pubblico, lavoro e capitale, relazione con il mercato) è stato selezionato un gruppo di variabili, tra quelle disponibili, considerato rappresentativo delle citate dimensioni. Le informazioni disponibili sono state elaborate attraverso un procedimento di cluster analysis, che ha condotto alla individuazione di gruppi omogenei di aziende all’interno del campione, la cui consistenza, a livello nazionale, è stata determinata applicando i coefficienti di riporto all’universo. In questo modo è stato possibile sintetizzare e delineare in un ridotto ventaglio di gruppi omogenei i profili strutturali e strategici prevalenti nell’agricoltura italiana, definiti a partire dalla consistenza e dall’analisi delle relazioni tra le variabili utilizzate nell’indagine. Il quadro complessivo che emerge dall’analisi è rappresentativo della polarizzazione del tessuto imprenditoriale, un fenomeno che nel contesto agricolo nazionale non tende ad attenuarsi, ma anche del polimorfismo strutturale e strategico che si sviluppa tra i due poli, della piccolissima e della grande impresa. Una presenza di traiettorie imprenditoriali variegate, alcune diffusamente indicative di una marcata debolezza strutturale, altre che evidenziano la capacità di cogliere le nuove opportunità offerte dai mercati e dalla politica agricola, altre ancora più marcatamente rispondenti alla logica delle efficienze di scala e del paradigma di crescita industriale. La schematizzazione proposta tenta di racchiudere questa varietà di casistiche in un numero limitato di profili imprenditoriali omogenei, attraverso cui supportare l’interpretazione della realtà agricola italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
