Lo studio svolto concerne l’analisi conservativa ed ambientale dei beni culturali custoditi nei depositi del M.O.D.O.,finalizzata alla definizione di un’adeguata strategia di conservazione. La collezione studiata è costituita da manufattieterogenei per epoca, provenienza e tipologia di materiali costitutivi. La metodologia d’analisi ha previsto un’indaginedi carattere storico indirizzata all'individuazione della storia conservativa delle collezioni e dei locali deposito, per unamigliore comprensione delle attuali tipologie di degrado riscontrate.La fase successiva ha previsto l'esame dello status quo attuato con un duplice approccio: l'indagine ambientale associataa quella conservativa, effettuate tramite l’ausilio di due strumenti schedografici. Tali strumenti sono fondamentali per laprogrammazione e un’attenta gestione dell'attività di conservazione, in accordo con quanto previsto nell’ Atto diindirizzo . La possibilità di poter correlare i dati raccolti consente infatti di valutare lo stato di conservazione dei beni inrelazione agli aspetti storici, ambientali, architettonici e gestionali degli spazi che le custodiscono. Lo strumentoutilizzato è la Scheda Ambientale con la quale si ottiene un quadro complessivo delle caratteristiche dell’ambienteconservativo attraverso uno studio degli aspetti fisici, chimici e biologici. Per quanto riguarda la metodologia diIndagine Conservativa, dovendo esaminare una numerosa collezione di beni, effettuare un numero cospicuo diosservazioni ed organizzare una rilevante quantità di dati, è stato scelto di utilizzare una metodologia basata sullosvolgimento di un’indagine statistica e la compilazione della Scheda Collezione , che prevede l'uso di un softwarepersonalizzato appositamente formulato.La valutazione congiunta dei dati rilevati durante il periodo di studio ha fornito un quadro complessivo moltodettagliato delle collezioni e del loro stato conservativo in relazione ai locali in cui sono conservate. Alle fasi di studiosul campo ha dunque fatto seguito l’elaborazione della strategia conservativa vera e propria, mediante l’elaborazione, lacomparazione e la valutazione dei dati registrati. I risultati dello studio hanno evidenziato il delicato stato conservativodei beni nonché i punti di “fragilità” dell’ambiente deposito, consentendo la definizione dei parametri ambientali e dellemodalità conservative da attuarsi in relazione alle singole classi di materiale.Tale studio ha permesso di fornire al M.O.D.O., con tempi e risorse assai contenuti, una conoscenza completa dellecollezioni custodite nel deposito nonché di suggerire le linee guida da attuare per una corretta conservazione, tutela,gestione e valorizzazione del proprio inestimabile patrimonio culturale

I DEPOSITI DEL MUSEO DELL’OPERA DI ORVIETO: STUDIO CONSERVATIVO E PROPOSTE DI ALLESTIMENTO La Scheda Collezione come soluzione delle problematiche correlate allo studio ed alla salvaguardia di collezioni cospicue di beni culturali.

Rivaroli L.;
2011

Abstract

Lo studio svolto concerne l’analisi conservativa ed ambientale dei beni culturali custoditi nei depositi del M.O.D.O.,finalizzata alla definizione di un’adeguata strategia di conservazione. La collezione studiata è costituita da manufattieterogenei per epoca, provenienza e tipologia di materiali costitutivi. La metodologia d’analisi ha previsto un’indaginedi carattere storico indirizzata all'individuazione della storia conservativa delle collezioni e dei locali deposito, per unamigliore comprensione delle attuali tipologie di degrado riscontrate.La fase successiva ha previsto l'esame dello status quo attuato con un duplice approccio: l'indagine ambientale associataa quella conservativa, effettuate tramite l’ausilio di due strumenti schedografici. Tali strumenti sono fondamentali per laprogrammazione e un’attenta gestione dell'attività di conservazione, in accordo con quanto previsto nell’ Atto diindirizzo . La possibilità di poter correlare i dati raccolti consente infatti di valutare lo stato di conservazione dei beni inrelazione agli aspetti storici, ambientali, architettonici e gestionali degli spazi che le custodiscono. Lo strumentoutilizzato è la Scheda Ambientale con la quale si ottiene un quadro complessivo delle caratteristiche dell’ambienteconservativo attraverso uno studio degli aspetti fisici, chimici e biologici. Per quanto riguarda la metodologia diIndagine Conservativa, dovendo esaminare una numerosa collezione di beni, effettuare un numero cospicuo diosservazioni ed organizzare una rilevante quantità di dati, è stato scelto di utilizzare una metodologia basata sullosvolgimento di un’indagine statistica e la compilazione della Scheda Collezione , che prevede l'uso di un softwarepersonalizzato appositamente formulato.La valutazione congiunta dei dati rilevati durante il periodo di studio ha fornito un quadro complessivo moltodettagliato delle collezioni e del loro stato conservativo in relazione ai locali in cui sono conservate. Alle fasi di studiosul campo ha dunque fatto seguito l’elaborazione della strategia conservativa vera e propria, mediante l’elaborazione, lacomparazione e la valutazione dei dati registrati. I risultati dello studio hanno evidenziato il delicato stato conservativodei beni nonché i punti di “fragilità” dell’ambiente deposito, consentendo la definizione dei parametri ambientali e dellemodalità conservative da attuarsi in relazione alle singole classi di materiale.Tale studio ha permesso di fornire al M.O.D.O., con tempi e risorse assai contenuti, una conoscenza completa dellecollezioni custodite nel deposito nonché di suggerire le linee guida da attuare per una corretta conservazione, tutela,gestione e valorizzazione del proprio inestimabile patrimonio culturale
2011
Atti del convegno, Lo Stato dell’Arte, IX Congresso Nazionale IGIIC,
1
8
Di Napoli M., Rivaroli L., Talone R., Cannistrà A., Fossà B., Giani E., Ruschioni E., Valenzuela M.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/744103
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact