Sono stati complessivamente valutati 14 casi di mastocitoma cutaneo di cane in cui l’esame istologico ha confermato la presenza di metastasi linfonodali. Il grado istologico del tumore primitivo era 2 in 10 casi e 3 nei restanti 4 casi; in 9 casi la metastasi linfonodale era di tipo nodulare e in 5 casi rappresentata da sparsi aggregati di 5-10 mastociti. I casi in cui nelle sezioni istologiche di linfonodo erano presenti sporadici mastociti sotto forma di elementi isolati sono stati esclusi dallo studio. Il confronto dei parametri considerati ha evidenziato in 4 casi una minore differenziazione dei mastociti metastatici rispetto a quelli presenti nel tumore primitivo. I parametri di attività proliferativa (AgNOR, Ki67) hanno evidenziato una significativa maggiore attività cinetica nelle metastasi rispetto al tumore primitivo. La valutazione immunoistochimica di CD117 ha evidenziato in tutti i casi la sovraespressione del recettore (tumori primitivi: KIT-pattern 2 in 9 casi, KIT-pattern 3 in 5 casi), con la tendenza dell’immunoreattività a mantenersi costante fra tumore primitivo e metastasi. In 4 casi nei mastociti metastatici la sovraespressione di KIT era quantitativamente inferiore. Lo studio ha messo in evidenza differenze qualitative e quantitative nell’espressione di marker prognostici fra tumore primitivo e metastasi linfonodali. Al di là delle considerazioni di biologia dei tumori che possono essere responsabili di tali differenze, nella valutazione complessiva dei singoli casi deve essere tenuto in considerazione che i parametri istopatologici di prognosi possono manifestare differenze anche sensibili secondo la sede da cui è stato prelevato il campione.
SCARPA F., CESARI A., MORINI M., MARCONATO L., CAPITANI O., BETTINI G. (2008). Valutazione comparativa di attività proliferativa, differenziazione ed espressione immunoistochimica di CD117 nelle metastasi linfonodali rispetto al tumore primitivo nel mastocitoma del cane.. CREMONA : SIONCOV.
Valutazione comparativa di attività proliferativa, differenziazione ed espressione immunoistochimica di CD117 nelle metastasi linfonodali rispetto al tumore primitivo nel mastocitoma del cane.
SCARPA, FILIPPO;CESARI, ALESSANDRO;MORINI, MARIA;MARCONATO L.;CAPITANI, OMBRETTA;BETTINI, GIULIANO
2008
Abstract
Sono stati complessivamente valutati 14 casi di mastocitoma cutaneo di cane in cui l’esame istologico ha confermato la presenza di metastasi linfonodali. Il grado istologico del tumore primitivo era 2 in 10 casi e 3 nei restanti 4 casi; in 9 casi la metastasi linfonodale era di tipo nodulare e in 5 casi rappresentata da sparsi aggregati di 5-10 mastociti. I casi in cui nelle sezioni istologiche di linfonodo erano presenti sporadici mastociti sotto forma di elementi isolati sono stati esclusi dallo studio. Il confronto dei parametri considerati ha evidenziato in 4 casi una minore differenziazione dei mastociti metastatici rispetto a quelli presenti nel tumore primitivo. I parametri di attività proliferativa (AgNOR, Ki67) hanno evidenziato una significativa maggiore attività cinetica nelle metastasi rispetto al tumore primitivo. La valutazione immunoistochimica di CD117 ha evidenziato in tutti i casi la sovraespressione del recettore (tumori primitivi: KIT-pattern 2 in 9 casi, KIT-pattern 3 in 5 casi), con la tendenza dell’immunoreattività a mantenersi costante fra tumore primitivo e metastasi. In 4 casi nei mastociti metastatici la sovraespressione di KIT era quantitativamente inferiore. Lo studio ha messo in evidenza differenze qualitative e quantitative nell’espressione di marker prognostici fra tumore primitivo e metastasi linfonodali. Al di là delle considerazioni di biologia dei tumori che possono essere responsabili di tali differenze, nella valutazione complessiva dei singoli casi deve essere tenuto in considerazione che i parametri istopatologici di prognosi possono manifestare differenze anche sensibili secondo la sede da cui è stato prelevato il campione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.