Nella prima parte del contributo vengono analizzate le fasi del marketing della guerra e il ruolo della comunicazione. Si tratta di una specializzazione del marketing e delle relazioni pubbliche molto recenti che, nella forma attuale, si fa risalire agliu ultimi vent'anni. A questa introduzioen delle categorie teorico concettuali segue una lunga prima parte in cui viene portata avanti una analisi dello sviluppo storico della promozione delle guerre: Guerra di Crimea, Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, Guerra del Vietnam, Falkland-Malvinas, Grenada, Panama. Segue una analisi approfondita della nascita del news management come modalità di attuare il marketing della guerra: la case history è il primo conflitto del Golfo. Si passa poi ad analizzare iol ruiolo dei media di massa nelle guerre definite umanitarie, in partricolaree il caso Kossovo. la seconda parte si apre con lòe modiofiche del paradigma del marketing della guierra che sonop avvenute in occasione dell'11 settembre con innovazioni rilevanti sia nella conduzione delle guerre sia nella professione giornalistica. I nuovi paradigmi del marketing della guerra vengono verificati nell'andamento del marketing della guerra al terrorismo. nell'ultima parte si analizza il ruolo della tortuura nella guerra al terrorismo e l'utiliz<zo della Public Diplomacy nella promozione dei valori occidentali soffermandosi sulla seconda guerra del Golfo che viene analizzata in profondità per evidenziare le modalità del rapproto tra marketiung della guerra, ruolo dei media di massa e costruzione dell'opinione pubbloica.

Il marketing della guerra e il ruolo ambiguo dei media di massa / R. Grandi. - STAMPA. - (2008), pp. 23-109.

Il marketing della guerra e il ruolo ambiguo dei media di massa

GRANDI, ROBERTO
2008

Abstract

Nella prima parte del contributo vengono analizzate le fasi del marketing della guerra e il ruolo della comunicazione. Si tratta di una specializzazione del marketing e delle relazioni pubbliche molto recenti che, nella forma attuale, si fa risalire agliu ultimi vent'anni. A questa introduzioen delle categorie teorico concettuali segue una lunga prima parte in cui viene portata avanti una analisi dello sviluppo storico della promozione delle guerre: Guerra di Crimea, Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale, Guerra del Vietnam, Falkland-Malvinas, Grenada, Panama. Segue una analisi approfondita della nascita del news management come modalità di attuare il marketing della guerra: la case history è il primo conflitto del Golfo. Si passa poi ad analizzare iol ruiolo dei media di massa nelle guerre definite umanitarie, in partricolaree il caso Kossovo. la seconda parte si apre con lòe modiofiche del paradigma del marketing della guierra che sonop avvenute in occasione dell'11 settembre con innovazioni rilevanti sia nella conduzione delle guerre sia nella professione giornalistica. I nuovi paradigmi del marketing della guerra vengono verificati nell'andamento del marketing della guerra al terrorismo. nell'ultima parte si analizza il ruolo della tortuura nella guerra al terrorismo e l'utiliz<zo della Public Diplomacy nella promozione dei valori occidentali soffermandosi sulla seconda guerra del Golfo che viene analizzata in profondità per evidenziare le modalità del rapproto tra marketiung della guerra, ruolo dei media di massa e costruzione dell'opinione pubbloica.
2008
Marketing e rappresentazione dei conflitti. Media,opinione pubblica, costruzione del consenso
23
109
Il marketing della guerra e il ruolo ambiguo dei media di massa / R. Grandi. - STAMPA. - (2008), pp. 23-109.
R. Grandi
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