E' recensito il volume di G. Zavatta relativo alla pubblicazione di cinquantasette disegni della Pinacoteca di Faenza superstiti dalla collezione di Giuseppe Zauli, accademico, conoscitore, maestro di disegno, personaggio di spicco della civiltà faentina tra Sette e Ottocento che ha lasciato alla sua città una cospicua collezione di rami, disegni, gessi, quadri e medaglie, decimati purtroppo nel tempo. Tra questi, un nucleo di prove di Ferraù Fenzioni e numerosi fogli di Accademici Clementini, Monti, Bigari, Graziani e bellissime prove di Ubaldo e Gaetano Gandolfi, artisti questi contemporanei allo Zauli

57 superstiti

Donatella Biagi
2019

Abstract

E' recensito il volume di G. Zavatta relativo alla pubblicazione di cinquantasette disegni della Pinacoteca di Faenza superstiti dalla collezione di Giuseppe Zauli, accademico, conoscitore, maestro di disegno, personaggio di spicco della civiltà faentina tra Sette e Ottocento che ha lasciato alla sua città una cospicua collezione di rami, disegni, gessi, quadri e medaglie, decimati purtroppo nel tempo. Tra questi, un nucleo di prove di Ferraù Fenzioni e numerosi fogli di Accademici Clementini, Monti, Bigari, Graziani e bellissime prove di Ubaldo e Gaetano Gandolfi, artisti questi contemporanei allo Zauli
2019
Donatella Biagi
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/731511
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact