Il Progetto Ostia Marina (missione archeologica del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna) è attivo ormai da più di un decennio nel territorio di Ostia antica e più precisamente nel quartiere fuori porta Marina. Le indagini archeologiche del 2018 si sono concentrate in particolare nel Caseggiato delle due Scale (IV, ix, 6), un grande edificio a destinazione abitativa e commerciale costruito in epoca adrianea. L’edificio ebbe importanti rimaneggiamenti in epoca severiana, con la realizzazione di botteghe prospettanti sulla via della Marciana, e in epoca tardoantica, quando fu realizzato un balneum nell’ala meridionale (le c.d. Terme dello Scheletro) e nelle botteghe si impiantarono attività artigianali. È stato così possibile documentare in un caso attività legate verosimilmente alla lavorazione di metalli (ambiente 4), mentre nella bottega adiacente (ambiente 3) sono emersi i resti di un piccolo mulino. I luoghi della produzione antica sono spesso sfuggiti agli occhi degli archeologi. La scoperta di questo nuovo mulino, realizzato nel IV sec. d.C., getta nuova luce sui luoghi e sui modi della produzione in epoca tardoantica.

Luoghi della produzione nel Tardoantico ostiense: nuovi dati dagli scavi dell’insula IV, ix

M. David;S. De Togni
2019

Abstract

Il Progetto Ostia Marina (missione archeologica del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna) è attivo ormai da più di un decennio nel territorio di Ostia antica e più precisamente nel quartiere fuori porta Marina. Le indagini archeologiche del 2018 si sono concentrate in particolare nel Caseggiato delle due Scale (IV, ix, 6), un grande edificio a destinazione abitativa e commerciale costruito in epoca adrianea. L’edificio ebbe importanti rimaneggiamenti in epoca severiana, con la realizzazione di botteghe prospettanti sulla via della Marciana, e in epoca tardoantica, quando fu realizzato un balneum nell’ala meridionale (le c.d. Terme dello Scheletro) e nelle botteghe si impiantarono attività artigianali. È stato così possibile documentare in un caso attività legate verosimilmente alla lavorazione di metalli (ambiente 4), mentre nella bottega adiacente (ambiente 3) sono emersi i resti di un piccolo mulino. I luoghi della produzione antica sono spesso sfuggiti agli occhi degli archeologi. La scoperta di questo nuovo mulino, realizzato nel IV sec. d.C., getta nuova luce sui luoghi e sui modi della produzione in epoca tardoantica.
2019
V ciclo di studi medievali
402
406
M. David, S. De Togni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/727038
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