Che cos’è l’ordine internazionale liberale e perché è a rischio di estinzione? Dai suoi esordi, all’in­domani del primo dopoguerra, l’ordine liberale ha significativamente mutato trama, attori e toni della politica internazionale, mirando a creare istituzioni e norme che imbrigliassero le forze che per secoli hanno condotto le comunità politiche a farsi la guerra. Mai realizzato compiutamente, l’ordine liberale ha prodotto la più significativa rete di connessioni tra le società, giungendo a ren­dere la guerra improbabile nelle aree nelle quali si è affermato più in profondità. Un modello ambizioso che, rifiutandosi di separare lo spazio pa­cifico della democrazia liberale e quello interna­zionale degli stati vestfaliani, promette benessere diffuso, sicurezza e prospettive di progresso per i singoli individui e per i gruppi. Oggi, tuttavia, molto del liberalismo delle origini sembra essersi perduto. Al libero mercato si sono sostituiti oligo­poli globali, alla centralità dell’individuo la politica dell’identità che ipostatizza l’appartenenza di gruppo; alla promessa di benessere per tutti sono subentrate crescenti ineguaglianze. Promesse mancate del liberalismo che lo hanno delegittimato, originando manifestazioni antagoniste che sosti­tuiscono la fiducia nel progresso con lo scettici­smo nei confronti delle forze che lo rendono pos­sibile (la scienza, la tecnica, il sapere). Gli effetti sono evidenti sia internamente alle democrazie liberali sia a livello internazionale. Il volume analizza le fondamenta, l’evoluzione e la crisi dell’ordine liberale, sottolineando le sfide rappresentate dalle ricette neoliberiste all’economia globale, dalla rivoluzione digitale e dalla necessità di combinare sicurezza e diritti, riven­dicazioni particolaristiche e vocazione univer­salista. L’elezione di Donald Trump, la Brexit, il populismo sovranista, la crisi del multilaterali­smo, l’euroscetticismo vengono interpretati nel quadro complessivo di un ordine vittima delle proprie mancate promesse. Il risultato è un qua­dro complesso e articolato, nel quale processi di natura tecnologica, sociale, politica ed econo­mica si intrecciano, a livello globale, regionale e nazionale. L’esito finale induce più di una preoc­cupazione per le sorti dell’ordine internazionale fondato sul diritto, delle istituzioni nazionali ba­sate sulla democrazia liberale e dei processi di integrazione politica come l’Unione europea. Le sfide sono tali per cui non basterà la capacità di resistere, ma occorrerà quella di adattarsi e tra­sformarsi. Solo così il sipario sull’ordine liberale potrà restare aperto.

Cala il sipario sull'ordine liberale? Crisi di un sistema che ha cambiato il mondo

Sonia Lucarelli
2020

Abstract

Che cos’è l’ordine internazionale liberale e perché è a rischio di estinzione? Dai suoi esordi, all’in­domani del primo dopoguerra, l’ordine liberale ha significativamente mutato trama, attori e toni della politica internazionale, mirando a creare istituzioni e norme che imbrigliassero le forze che per secoli hanno condotto le comunità politiche a farsi la guerra. Mai realizzato compiutamente, l’ordine liberale ha prodotto la più significativa rete di connessioni tra le società, giungendo a ren­dere la guerra improbabile nelle aree nelle quali si è affermato più in profondità. Un modello ambizioso che, rifiutandosi di separare lo spazio pa­cifico della democrazia liberale e quello interna­zionale degli stati vestfaliani, promette benessere diffuso, sicurezza e prospettive di progresso per i singoli individui e per i gruppi. Oggi, tuttavia, molto del liberalismo delle origini sembra essersi perduto. Al libero mercato si sono sostituiti oligo­poli globali, alla centralità dell’individuo la politica dell’identità che ipostatizza l’appartenenza di gruppo; alla promessa di benessere per tutti sono subentrate crescenti ineguaglianze. Promesse mancate del liberalismo che lo hanno delegittimato, originando manifestazioni antagoniste che sosti­tuiscono la fiducia nel progresso con lo scettici­smo nei confronti delle forze che lo rendono pos­sibile (la scienza, la tecnica, il sapere). Gli effetti sono evidenti sia internamente alle democrazie liberali sia a livello internazionale. Il volume analizza le fondamenta, l’evoluzione e la crisi dell’ordine liberale, sottolineando le sfide rappresentate dalle ricette neoliberiste all’economia globale, dalla rivoluzione digitale e dalla necessità di combinare sicurezza e diritti, riven­dicazioni particolaristiche e vocazione univer­salista. L’elezione di Donald Trump, la Brexit, il populismo sovranista, la crisi del multilaterali­smo, l’euroscetticismo vengono interpretati nel quadro complessivo di un ordine vittima delle proprie mancate promesse. Il risultato è un qua­dro complesso e articolato, nel quale processi di natura tecnologica, sociale, politica ed econo­mica si intrecciano, a livello globale, regionale e nazionale. L’esito finale induce più di una preoc­cupazione per le sorti dell’ordine internazionale fondato sul diritto, delle istituzioni nazionali ba­sate sulla democrazia liberale e dei processi di integrazione politica come l’Unione europea. Le sfide sono tali per cui non basterà la capacità di resistere, ma occorrerà quella di adattarsi e tra­sformarsi. Solo così il sipario sull’ordine liberale potrà restare aperto.
2020
284
9788834340066
Sonia Lucarelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/726942
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