Allorché, tra il 1626 e il 1627, sosta a Piacenza per porre mano a quello che sarà il suo ultimo consistente impegno nel campo della pittura su muro, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) è un artista al culmine della sua fama, in grado non soltanto di incarnare al livello più alto i valori morali e civili della città che gli aveva dato i natali, ma anche di rispondere con spirito modernamente imprenditoriale alle richieste che gli giungevano dalle principali città della penisola e dalle grandi corti europee. Attraverso un nucleo limitato ma altamente significativo di dipinti a soggetto sacro e profano e un ricco "atlante" di immagini dedicato ai grandiosi murali che il Guercino ha lasciato nella cattedrale di Piacenza, questo volume rinnova il piacere dell'incontro con la pittura dell'artista e consente di ripercorrerne il lungo tragitto: dagli esordi a Cento, alla fama ottenuta grazie alla prestigiosa attività romana negli anni del pontificato di Gregorio XV Ludovisi (1621-1623), alla gloria cui lo consacra il definitivo trasferimento a Bologna (1642). In questo percorso il lettore è idealmente accompagnato da quanti, a partire da Sir Denis Mahon, hanno provveduto in età moderna a ristabilirne la centralità nel barocco italiano.In occasione della mostra, è stato dedicato un approfondimento di carattere storico-artistico, storico-tecnico e tecnico-diagnostico al grande dipinto con "San Francesco riceve le stimmate" confezionato dal pittore per i cappuccini di Piacenza.

Un caso di studio: il San Francesco dei Cappuccini di Piacenza

Barbara Ghelfi;Chiara Matteucci;Salvatore Andrea Apicella;Martina Cataldo;Flavia Fiorillo;Pasquale Stenta;Gaia Tarantola
2017

Abstract

Allorché, tra il 1626 e il 1627, sosta a Piacenza per porre mano a quello che sarà il suo ultimo consistente impegno nel campo della pittura su muro, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) è un artista al culmine della sua fama, in grado non soltanto di incarnare al livello più alto i valori morali e civili della città che gli aveva dato i natali, ma anche di rispondere con spirito modernamente imprenditoriale alle richieste che gli giungevano dalle principali città della penisola e dalle grandi corti europee. Attraverso un nucleo limitato ma altamente significativo di dipinti a soggetto sacro e profano e un ricco "atlante" di immagini dedicato ai grandiosi murali che il Guercino ha lasciato nella cattedrale di Piacenza, questo volume rinnova il piacere dell'incontro con la pittura dell'artista e consente di ripercorrerne il lungo tragitto: dagli esordi a Cento, alla fama ottenuta grazie alla prestigiosa attività romana negli anni del pontificato di Gregorio XV Ludovisi (1621-1623), alla gloria cui lo consacra il definitivo trasferimento a Bologna (1642). In questo percorso il lettore è idealmente accompagnato da quanti, a partire da Sir Denis Mahon, hanno provveduto in età moderna a ristabilirne la centralità nel barocco italiano.In occasione della mostra, è stato dedicato un approfondimento di carattere storico-artistico, storico-tecnico e tecnico-diagnostico al grande dipinto con "San Francesco riceve le stimmate" confezionato dal pittore per i cappuccini di Piacenza.
2017
Guercino tra sacro e profano
172
179
Barbara Ghelfi, Chiara Matteucci, Maura Favali, Salvatore Andrea Apicella, Martina Cataldo, Flavia Fiorillo, Pasquale Stenta, Gaia Tarantola
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