Industriali e Stato di fronte alla questione della sicurezza sul lavoro: il caso dell’ENPI dalle origini alla “ricostituzione” nell’Italia repubblicana.

L'articolo affronta il tema della sicurezza del lavoro durante il periodo fascista e l'età repubblicana, attraverso il caso dell'ENPI, l'Ente Nazionale Propaganda Infortuni, fondato nel 1932. L’attività dell’ENPI rappresentò una parte importante delle politiche di prevenzione anti-infortunistica in Italia, svolgendo funzioni di vigilanza sulle condizioni di lavoro e un’opera di sensibilizzazione, di consulenza e di propaganda contro gli infortuni presso gli industriali interessati, attraversando l'intero XX secolo (se si considera che nacque direttamente sul ceppo di alcune esperienze precedenti come l'AIPI e l'ANPI, che risalivano agli anni ’90 del XIX secolo). Dalla sua fondazione fino alla sua soppressione e assorbimento da parte dell'INAIL in seguito alla Riforma Sanitaria del 1978, L'ENPI ha attraversato nella sua attività e organizzazione fasi di continuità e discontinuità strettamente legate non solo al contesto socio-politico italiano ma anche all'evoluzione della sensibilità dell’opinione pubblica, dei tecnici e dei medici del lavoro, e delle stesse rappresentanze sindacali relativamente al tema della salute dei lavoratori.