L’esperienza clinica evidenzia che il successo di un intervento terapeutico dipende non solo dalle ca- pacità tecniche dell’operatore ma anche dal livello di collaborazione del paziente. Numerose ricerche si sono occupate dell’argomento nell’obiettivo di individuare tecniche di tipo farmacologico e/o psi- cologico in grado di migliorare la collaborazione del paziente. In campo odontoiatrico un’analgesia efficace, in grado di garantire una terapia senza do- lore, abbassa i livelli di ansia e di paura del paziente e risulta di fondamentale importanza per creare un legame positivo tra l’odontoiatra e il paziente. Nel paziente in età evolutiva e/o scarsamente colla- borante e/o affetto da patologie sistemiche la scelta della tecnica di controllo del dolore necessita di una valutazione globale delle condizioni mediche e psichiche, nell’obiettivo di individuare la necessità di tecniche analgesiche alternative all’anestesia lo- cale e la loro effettiva possibilità di applicazione. In considerazione dei minori rischi medici, dei mino- ri costi sociali e individuali e del valore educativo insito in una seduta odontoiatrica senza dolore ma con il paziente vigile, è sempre preferibile il tratta- mento in anestesia locale, limitando la sedazione cosciente e l’anestesia generale ai casi in cui la col- laborazione sia assente o scarsissima. L’esperienza clinica dimostra come nella maggior parte dei bambini con disabilità di tipo psichico e/o fisico e/o medico sia possibile ottenere la colla- borazione necessaria per lo svolgimento di una se- duta odontoiatrica utilizzando tecniche di approc- cio psicologico (tell-show-do, desensibilizzazione, rinforzi positivi, ...) unite ad un’efficace analgesia ottenuta con anestetici locali. Solo nel caso in cui il livello collaborativo del soggetto renda non at- tuabile il trattamento in anestesia locale, si ricorre a tecniche alternative (sedazione cosciente o pro- fonda, anestesia generale) che necessitano dell’in- tervento dell’anestesista.

cap 1: Controllo del dolore e dell'ansia

Simone Bagattoni
;
N. Alkhamis
;
M. G. Currà
;
T. Tagariello
;
G. D’Alessandro
;
G. Piana
2014

Abstract

L’esperienza clinica evidenzia che il successo di un intervento terapeutico dipende non solo dalle ca- pacità tecniche dell’operatore ma anche dal livello di collaborazione del paziente. Numerose ricerche si sono occupate dell’argomento nell’obiettivo di individuare tecniche di tipo farmacologico e/o psi- cologico in grado di migliorare la collaborazione del paziente. In campo odontoiatrico un’analgesia efficace, in grado di garantire una terapia senza do- lore, abbassa i livelli di ansia e di paura del paziente e risulta di fondamentale importanza per creare un legame positivo tra l’odontoiatra e il paziente. Nel paziente in età evolutiva e/o scarsamente colla- borante e/o affetto da patologie sistemiche la scelta della tecnica di controllo del dolore necessita di una valutazione globale delle condizioni mediche e psichiche, nell’obiettivo di individuare la necessità di tecniche analgesiche alternative all’anestesia lo- cale e la loro effettiva possibilità di applicazione. In considerazione dei minori rischi medici, dei mino- ri costi sociali e individuali e del valore educativo insito in una seduta odontoiatrica senza dolore ma con il paziente vigile, è sempre preferibile il tratta- mento in anestesia locale, limitando la sedazione cosciente e l’anestesia generale ai casi in cui la col- laborazione sia assente o scarsissima. L’esperienza clinica dimostra come nella maggior parte dei bambini con disabilità di tipo psichico e/o fisico e/o medico sia possibile ottenere la colla- borazione necessaria per lo svolgimento di una se- duta odontoiatrica utilizzando tecniche di approc- cio psicologico (tell-show-do, desensibilizzazione, rinforzi positivi, ...) unite ad un’efficace analgesia ottenuta con anestetici locali. Solo nel caso in cui il livello collaborativo del soggetto renda non at- tuabile il trattamento in anestesia locale, si ricorre a tecniche alternative (sedazione cosciente o pro- fonda, anestesia generale) che necessitano dell’in- tervento dell’anestesista.
2014
Sindromi genetiche e Cromosomiche e patologie del cavo orale in età evolutiva
15
25
Simone Bagattoni, N. Alkhamis, M.G. Currà, T. Tagariello, G. D’Alessandro, G. Piana
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/717000
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact