Il cadavere, a partire almeno dal XIII secolo, iniziò ad aprirsi, e non solo metaforicamente, facendosi visibile e interpretabile per chi avesse saputo interrogarlo con domande e procedure nuove. Naturalmente, il corpo morto era sempre esistito, né era passato inosservato agli uomini dei secoli precedenti, che, da sempre, scrutavano intimoriti, manipolavano, smembravano e ponevano domande a quell’oggetto ambivalente. Fu dunque lo sguardo – medico e non solo – a cambiare progressivamente. Le esigenze della prassi e della didattica, la curiosità anatomica, le conseguenze della riflessione epistemologica resero possibile un nuovo approccio, intenzionalmente finalizzato a carpirne i segreti e, in fondo, “crearono” il corpo-morto come oggetto di conoscenza. A Bologna, nel basso medioevo, questo nuovo sguardo si concretizzò nella pratica medico-legale e nella dissezione a fini didattici e di studio resa atto didattico dalla Anothomia di Mondino Liuzzi.

Reading the Corpse in the Late Middle Ages (Bologna, mid-13th Century - Early 16th Century)

Tommaso Duranti
2020

Abstract

Il cadavere, a partire almeno dal XIII secolo, iniziò ad aprirsi, e non solo metaforicamente, facendosi visibile e interpretabile per chi avesse saputo interrogarlo con domande e procedure nuove. Naturalmente, il corpo morto era sempre esistito, né era passato inosservato agli uomini dei secoli precedenti, che, da sempre, scrutavano intimoriti, manipolavano, smembravano e ponevano domande a quell’oggetto ambivalente. Fu dunque lo sguardo – medico e non solo – a cambiare progressivamente. Le esigenze della prassi e della didattica, la curiosità anatomica, le conseguenze della riflessione epistemologica resero possibile un nuovo approccio, intenzionalmente finalizzato a carpirne i segreti e, in fondo, “crearono” il corpo-morto come oggetto di conoscenza. A Bologna, nel basso medioevo, questo nuovo sguardo si concretizzò nella pratica medico-legale e nella dissezione a fini didattici e di studio resa atto didattico dalla Anothomia di Mondino Liuzzi.
2020
The Body of Evidence. Corpses and Proofs in Early Modern European Medicine
71
104
Tommaso Duranti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/716059
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