Nel 2013 la codatorialità ha fatto ingresso nell’ordinamento come “fattispecie” prevista, ma non regolata: la legge “nomina” l’istituto, ma non ne descrive le caratteristiche. Si pone, quindi, il problema di comprendere se sia possibile delineare i contorni della codatorialità con un minimo di affidabilità e distinguerla dalle fattispecie limitrofe, come l’assunzione congiunta. Nel contributo l’Autrice ripercorre le principali proposte ricostruttive della codatorialità, dimostrando come vi siano argomentazioni valide per supportarle tutte, a causa della tecnica normativa utilizzata dal legislatore. Ma esiste una lettura preferibile rispetto alle altre?

, Codatorialità e (in)certezza del diritto

Ester Villa
2019

Abstract

Nel 2013 la codatorialità ha fatto ingresso nell’ordinamento come “fattispecie” prevista, ma non regolata: la legge “nomina” l’istituto, ma non ne descrive le caratteristiche. Si pone, quindi, il problema di comprendere se sia possibile delineare i contorni della codatorialità con un minimo di affidabilità e distinguerla dalle fattispecie limitrofe, come l’assunzione congiunta. Nel contributo l’Autrice ripercorre le principali proposte ricostruttive della codatorialità, dimostrando come vi siano argomentazioni valide per supportarle tutte, a causa della tecnica normativa utilizzata dal legislatore. Ma esiste una lettura preferibile rispetto alle altre?
2019
Ester Villa
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