The chapter ponders over the significance of the 1955 Soviet amnesty of collaborators. It contextualizes the amnesty both in the present (who designed it? for what purposes? in what terms?) and in the past (Stalin laws punishing various acts of betrayal during the Second World War). It concludes that, despite the intention expressed in the preamble of the law, the text did not have as its first goal to fully revise and/or correct the previous policy. If it resulted in the liberation of thousands of collaborators, it remained vague in the terms employed as well as unfair in the categories of condemned considered. An interesting specification of the text must be noted: traitors convicted in lethal treatment of other Soviet citizens were denied amnesty
Il capitolo riflette sul significato dell'amnistia sovietica del 1955 sui collaboratori. Contestualizza l'amnistia sia nel presente (chi l'ha concepita? per quali scopi? in quali termini?) che nel passato (le leggi staliniane che punivano vari atti di tradimento durante la seconda guerra mondiale). Si conclude che, nonostante l'intenzione espressa nel preambolo della legge, il testo non aveva come primo obiettivo quello di rivedere e/o correggere completamente la politica precedente. Se ha portato alla liberazione di migliaia di collaboratori, è rimasto vago nei termini impiegati e ingiusto nelle categorie di condannati considerate. Un'interessante specificazione del testo deve essere notata: ai traditori condannati nel trattamento letale di altri cittadini sovietici fu negata l'amnistia.
Déstaliniser l'épuration ? Enjeux et impact de l'amnistie soviétique de 1955 [De-stalinizzare l'epurazione? Problemi e impatto dell'amnistia sovietica del 1955] / Vanessa Voisin. - STAMPA. - (2019), pp. 237-253.
Déstaliniser l'épuration ? Enjeux et impact de l'amnistie soviétique de 1955 [De-stalinizzare l'epurazione? Problemi e impatto dell'amnistia sovietica del 1955]
Vanessa Voisin
2019
Abstract
Il capitolo riflette sul significato dell'amnistia sovietica del 1955 sui collaboratori. Contestualizza l'amnistia sia nel presente (chi l'ha concepita? per quali scopi? in quali termini?) che nel passato (le leggi staliniane che punivano vari atti di tradimento durante la seconda guerra mondiale). Si conclude che, nonostante l'intenzione espressa nel preambolo della legge, il testo non aveva come primo obiettivo quello di rivedere e/o correggere completamente la politica precedente. Se ha portato alla liberazione di migliaia di collaboratori, è rimasto vago nei termini impiegati e ingiusto nelle categorie di condannati considerate. Un'interessante specificazione del testo deve essere notata: ai traditori condannati nel trattamento letale di altri cittadini sovietici fu negata l'amnistia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.