Il contributo esamina quanto i Matheseos libri octo di Firmico Materno, redatti tra il 334 e il 337 d.C. possono dare alla conoscenza delle attività lavorative nel mondo romano, cercando di mettere in luce alcuni problemi metodologici e alcune linee interpretative nell’analisi di questa particolare opera, appartenente al genere astrologico. Dopo rapide informazioni sulla figura dell’autore e una rassegna dei lavori che hanno studiato Mathesis sotto il profilo della storia sociale, si prende poi in considerazione il problema del periodo e del contesto cui la testimonianza di Firmico Materno può riferirsi, cercando di limitare l’ipotesi di Franz Cumont, secondo il quale la strettissima dipendenza di Firmico dalle sue fonti ne fa una testimonianza per l’Egitto ellenistico più che per l’Impero romano. Altro problema essenziale per la valorizzazione dell’evidenza offerta da Mathesis per la storia sociale è quello del profilo sociologico dell’opera, che non può definirsi di letteratura popolare, ma si rivolge piuttosto ad un pubblico medio-alto. Dall’opera astrologica di Firmico Materno emerge una copertura pressoché totale degli ambiti lavorativi nel mondo romano, con un accento particolare sulle attività legate all’ambito pubblico e al sacro e sui mestieri del lusso; largo spazio hanno le attività intellettuali, anche nel settore dell’insegnamento e dell’amministrazione privata. Nettamente sottorappresentate sono invece le attività agricole, i mestieri legati alla produzione dei laterizi e alla lavorazione del legno. In Firmico Materno le attività lavorative sono spesso connotate come strumenti per raggiungere il successo, che si esplica non solo nell’ambito sociale, ma si configura soprattutto come successo economico. Lo straordinario numero di attestazioni di nomi di mestiere che ritroviamo nell’opera offre interessanti materiali per gli studi lessicali, fornendoci termini poco noti, se non addirittura altrimenti sconosciuti, come esemplificato da un’analisi dei lemmi orchestopalarius, clavicularius e parabolarius. La testimonianza di Firmico Materno può rivestire importanza anche per la valutazione sociale delle attività lavorative, come mostra la caratterizzazione della medicina come attività intellettuale. Non pochi in Mathesis sono gli echi di una prospettiva ideologica propria delle classi dirigenti, per esempio nella svalutazione dei mestieri che ponevano il lavoratore in una situazione di dipendenza, che lo costringevano ad un impegno continuo, privandolo di fatto della libertà di disporre del suo tempo, come anche nel disdegno nei confronti di quelle attività che comportavano il contatto con sostanze spregevoli. Allo stesso tempo, Firmico presenta anche alcuni scarti rispetto alla linea principale del pensiero delle classi dirigenti romane, per esempio laddove si richiama alla gloria che poteva derivare dall’attività di prestito ad interesse. La testimonianza di Firmico Materno è straordinaria dal punto di vista quantitivo, meno rilevante dal punto di vista qualitativo, in considerazione della ripetitività e della laconicità delle informazioni, tuttavia resta fonte importante per ricostruire speranze e timori che agitavano gli uomini del mondo ellenistico e dell’Impero romano.

Le attività lavorative nei Matheseos libri octo di Firmico Materno

Alessandro Cristofori
2018

Abstract

Il contributo esamina quanto i Matheseos libri octo di Firmico Materno, redatti tra il 334 e il 337 d.C. possono dare alla conoscenza delle attività lavorative nel mondo romano, cercando di mettere in luce alcuni problemi metodologici e alcune linee interpretative nell’analisi di questa particolare opera, appartenente al genere astrologico. Dopo rapide informazioni sulla figura dell’autore e una rassegna dei lavori che hanno studiato Mathesis sotto il profilo della storia sociale, si prende poi in considerazione il problema del periodo e del contesto cui la testimonianza di Firmico Materno può riferirsi, cercando di limitare l’ipotesi di Franz Cumont, secondo il quale la strettissima dipendenza di Firmico dalle sue fonti ne fa una testimonianza per l’Egitto ellenistico più che per l’Impero romano. Altro problema essenziale per la valorizzazione dell’evidenza offerta da Mathesis per la storia sociale è quello del profilo sociologico dell’opera, che non può definirsi di letteratura popolare, ma si rivolge piuttosto ad un pubblico medio-alto. Dall’opera astrologica di Firmico Materno emerge una copertura pressoché totale degli ambiti lavorativi nel mondo romano, con un accento particolare sulle attività legate all’ambito pubblico e al sacro e sui mestieri del lusso; largo spazio hanno le attività intellettuali, anche nel settore dell’insegnamento e dell’amministrazione privata. Nettamente sottorappresentate sono invece le attività agricole, i mestieri legati alla produzione dei laterizi e alla lavorazione del legno. In Firmico Materno le attività lavorative sono spesso connotate come strumenti per raggiungere il successo, che si esplica non solo nell’ambito sociale, ma si configura soprattutto come successo economico. Lo straordinario numero di attestazioni di nomi di mestiere che ritroviamo nell’opera offre interessanti materiali per gli studi lessicali, fornendoci termini poco noti, se non addirittura altrimenti sconosciuti, come esemplificato da un’analisi dei lemmi orchestopalarius, clavicularius e parabolarius. La testimonianza di Firmico Materno può rivestire importanza anche per la valutazione sociale delle attività lavorative, come mostra la caratterizzazione della medicina come attività intellettuale. Non pochi in Mathesis sono gli echi di una prospettiva ideologica propria delle classi dirigenti, per esempio nella svalutazione dei mestieri che ponevano il lavoratore in una situazione di dipendenza, che lo costringevano ad un impegno continuo, privandolo di fatto della libertà di disporre del suo tempo, come anche nel disdegno nei confronti di quelle attività che comportavano il contatto con sostanze spregevoli. Allo stesso tempo, Firmico presenta anche alcuni scarti rispetto alla linea principale del pensiero delle classi dirigenti romane, per esempio laddove si richiama alla gloria che poteva derivare dall’attività di prestito ad interesse. La testimonianza di Firmico Materno è straordinaria dal punto di vista quantitivo, meno rilevante dal punto di vista qualitativo, in considerazione della ripetitività e della laconicità delle informazioni, tuttavia resta fonte importante per ricostruire speranze e timori che agitavano gli uomini del mondo ellenistico e dell’Impero romano.
2018
Lavoro, lavoratori e dinamiche sociali a Roma antica. Persistenze e trasformazioni. Atti delle giornate di studio (Roma Tre 25-26 maggio 2017) Roma 2018, pp. 28-54.
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Alessandro Cristofori
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