“Super” è prefisso connesso alle immagini di superiore, eccessivo, straordinario, eccezionale. Un connotato che può essere assunto da oggetti, persone, situazioni, ma anche da particolari “luoghi”, intesi come ambiti specificatamente individuabili. In una società sempre più tecnologica e consumistica, la modificazione del territorio è segnata da una condizione ambientale dominata da nuovi superluoghi multifunzionali, non relazionali, insensibili al contesto, muniti di vasti parcheggi e con ampi bacini di utenza. I superluoghi della città contemporanea sono generati dai valori della cultura della comunicazione e del commercio: outlet, centri terziari dell’interscambio, aeroporti, stazioni per l’alta velocità, fashion district rappresentano spazi di successo, ad altissimo livello di frequentazione. Sulle superfici lucide dei pavimenti cablati dei superluoghi si muovono per sequenze erratiche flussi ininterrotti di visitatori e cittadini: una moltitudine sempre più onnivora, vogliosa di stimoli derivati nel provare piacere a comprare, osservare, incontrare altre persone, trasformando i superluoghi nelle cattedrali per le folle multietniche del ventunesimo secolo. Non importa se firmati con progetti d’autore o prodotti da anonime agenzie internazionali di design, i superluoghi sono i simulacri ad aria condizionata dei loro desideri. Sono spazi del potere, che non sorgono spontaneamente, ma come esito di scelte politiche predeterminate. Analizzando alcuni selezionati casi di studio, specialisti, tecnici, progettisti, sociologi si interrogano su queste nuove realtà metropolitane, sviluppando una mappa di architetture pensate per condurre il lettore dentro quei frammenti di città, segnati irrimediabilmente da queste icone mediatiche. I saggi presentati nelle pagine del libro avanzano delle ipotesi di ragionamento per rispondere alle problematiche di pianificazione innescate da questi grandi sistemi. I superluoghi saranno i laboratori urbani del nuovo millennio?

La civiltà dei superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana

AGNOLETTO, MATTEO;
2007

Abstract

“Super” è prefisso connesso alle immagini di superiore, eccessivo, straordinario, eccezionale. Un connotato che può essere assunto da oggetti, persone, situazioni, ma anche da particolari “luoghi”, intesi come ambiti specificatamente individuabili. In una società sempre più tecnologica e consumistica, la modificazione del territorio è segnata da una condizione ambientale dominata da nuovi superluoghi multifunzionali, non relazionali, insensibili al contesto, muniti di vasti parcheggi e con ampi bacini di utenza. I superluoghi della città contemporanea sono generati dai valori della cultura della comunicazione e del commercio: outlet, centri terziari dell’interscambio, aeroporti, stazioni per l’alta velocità, fashion district rappresentano spazi di successo, ad altissimo livello di frequentazione. Sulle superfici lucide dei pavimenti cablati dei superluoghi si muovono per sequenze erratiche flussi ininterrotti di visitatori e cittadini: una moltitudine sempre più onnivora, vogliosa di stimoli derivati nel provare piacere a comprare, osservare, incontrare altre persone, trasformando i superluoghi nelle cattedrali per le folle multietniche del ventunesimo secolo. Non importa se firmati con progetti d’autore o prodotti da anonime agenzie internazionali di design, i superluoghi sono i simulacri ad aria condizionata dei loro desideri. Sono spazi del potere, che non sorgono spontaneamente, ma come esito di scelte politiche predeterminate. Analizzando alcuni selezionati casi di studio, specialisti, tecnici, progettisti, sociologi si interrogano su queste nuove realtà metropolitane, sviluppando una mappa di architetture pensate per condurre il lettore dentro quei frammenti di città, segnati irrimediabilmente da queste icone mediatiche. I saggi presentati nelle pagine del libro avanzano delle ipotesi di ragionamento per rispondere alle problematiche di pianificazione innescate da questi grandi sistemi. I superluoghi saranno i laboratori urbani del nuovo millennio?
2007
204
9788862080088
M. Agnoletto; A. Delpiano; M. Guerzoni
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