Il primo intervento legislativo europeo sulla complessa materia del trasporto animale può esser fatto risalire a quasi 40 anni fa, al 13 dicembre del 1968 quando, a Parigi, fu firmata la Convenzione europea sulla protezione degli animali nel trasporto internazionale. La Convenzione già elencò gli aspetti che maggiormente incidono sulla risposta fisiologica e comportamentale degli animali trasportati quali l'alimentazione, l'abbeveraggio, lo spazio disponibile, la temperatura ambientale e le attrezzature per il carico e lo scarico. Il successivo intervento legislativo avvenne il 18 Luglio 1977 con l'emanazione della Direttiva 77/489/CEE la quale pose l’obbligo del “certificato veterinario. Tale direttiva fu poi abrogata dalla quella emanata il 19 novembre del 1991, ossia la direttiva 91/628/CEE ove erano descritte in maniera dettagliata e organica le condizioni di trasporto in base ai mezzi utilizzati e alle specie trasportate. Dopo soli 4 anni, il 29 Giugno 1995, fu approvata dal Consiglio Europeo la Direttiva 95/29/CE, che modificò la precedente introducendo notevoli ed importanti cambiamenti quali la durata dei periodi di trasporto ed i necessari intervalli di riposo, l’alimentazione, l’abbeveraggio e le superfici minime da garantire, per specie e per categoria di animali, in funzione del loro peso vivo. I successivi interventi legislativi furono emanati non più sotto forma di direttiva ma di regolamento, in modo da vincolare i paesi membri ad una loro immediata applicazione. Questi riguardarono i requisiti strutturali e sanitari dei “punti di sosta” (Regolamento CE n. 1255/97) e le dotazioni degli autoveicoli (Regolamento CE n. 411/98). Attualmente il trasporto degli animali per scopi commerciali è disciplinato dal regolamento CE n. 1/2005 del 22 dicembre 2004 le cui norme hanno trovato attuazione dal 5 gennaio del 2007. Questo, pur non modificando i tempi di viaggio e le superfici disponibili per animale definiti dalle precedenti norme, ha introdotto alcuni elementi fortemente innovativi e di sicuro impatto sulle condizioni di trasporto degli animali, indipendentemente dalla specie d’appartenenza. Questi sono rappresentati dal sistema di navigazione satellitare, da una definizione più chiara degli animali non idonei ad essere trasportati, dall’autorizzazione al trasporto e dall'educazione del personale.

La legislazione europea in materia di trasporto animale / Nanni Costa L.. - In: ZOOTECNICA INTERNATIONAL. - ISSN 0392-0593. - STAMPA. - 30 (10):(2008), pp. 18-25. (Intervento presentato al convegno XLVI Convegno Nazionale Associazione Scientifica di Avicoltura tenutosi a Forlì nel 27 marzo 2008).

La legislazione europea in materia di trasporto animale

NANNI COSTA, LEONARDO
2008

Abstract

Il primo intervento legislativo europeo sulla complessa materia del trasporto animale può esser fatto risalire a quasi 40 anni fa, al 13 dicembre del 1968 quando, a Parigi, fu firmata la Convenzione europea sulla protezione degli animali nel trasporto internazionale. La Convenzione già elencò gli aspetti che maggiormente incidono sulla risposta fisiologica e comportamentale degli animali trasportati quali l'alimentazione, l'abbeveraggio, lo spazio disponibile, la temperatura ambientale e le attrezzature per il carico e lo scarico. Il successivo intervento legislativo avvenne il 18 Luglio 1977 con l'emanazione della Direttiva 77/489/CEE la quale pose l’obbligo del “certificato veterinario. Tale direttiva fu poi abrogata dalla quella emanata il 19 novembre del 1991, ossia la direttiva 91/628/CEE ove erano descritte in maniera dettagliata e organica le condizioni di trasporto in base ai mezzi utilizzati e alle specie trasportate. Dopo soli 4 anni, il 29 Giugno 1995, fu approvata dal Consiglio Europeo la Direttiva 95/29/CE, che modificò la precedente introducendo notevoli ed importanti cambiamenti quali la durata dei periodi di trasporto ed i necessari intervalli di riposo, l’alimentazione, l’abbeveraggio e le superfici minime da garantire, per specie e per categoria di animali, in funzione del loro peso vivo. I successivi interventi legislativi furono emanati non più sotto forma di direttiva ma di regolamento, in modo da vincolare i paesi membri ad una loro immediata applicazione. Questi riguardarono i requisiti strutturali e sanitari dei “punti di sosta” (Regolamento CE n. 1255/97) e le dotazioni degli autoveicoli (Regolamento CE n. 411/98). Attualmente il trasporto degli animali per scopi commerciali è disciplinato dal regolamento CE n. 1/2005 del 22 dicembre 2004 le cui norme hanno trovato attuazione dal 5 gennaio del 2007. Questo, pur non modificando i tempi di viaggio e le superfici disponibili per animale definiti dalle precedenti norme, ha introdotto alcuni elementi fortemente innovativi e di sicuro impatto sulle condizioni di trasporto degli animali, indipendentemente dalla specie d’appartenenza. Questi sono rappresentati dal sistema di navigazione satellitare, da una definizione più chiara degli animali non idonei ad essere trasportati, dall’autorizzazione al trasporto e dall'educazione del personale.
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La legislazione europea in materia di trasporto animale / Nanni Costa L.. - In: ZOOTECNICA INTERNATIONAL. - ISSN 0392-0593. - STAMPA. - 30 (10):(2008), pp. 18-25. (Intervento presentato al convegno XLVI Convegno Nazionale Associazione Scientifica di Avicoltura tenutosi a Forlì nel 27 marzo 2008).
Nanni Costa L.
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