A partire dalla crisi d'Oriente del 1840, gli ebrei diasporici hanno incominciato a riflettere sulla specificità della cultura europea e a promuovere l'unificazione politica del continente. In questo saggio si dà voce ad alcuni protagonisti di questo percorso - da Gustave d'Eichtal a Daniel Chon-Bendit, da Alfred Nossig a Edgar Morin, attraversando anche alcune pagine sorprendenti di Thedor Herzl. A monte di questa vicenda, è possibile individuareil senso profondo della diaspora, intesa non solo come un fatto storico pertinente al passato, né come un perno della decostruzione ontologica dell’ebreo in esilio, ma come un modello etico relazionale che intende lo stare ‘in mezzo’ (lo zwischen) come un fattore di ricchezza, propria e degli altri
Ebrei d'Europa
Sofia, Francesca
2018
Abstract
A partire dalla crisi d'Oriente del 1840, gli ebrei diasporici hanno incominciato a riflettere sulla specificità della cultura europea e a promuovere l'unificazione politica del continente. In questo saggio si dà voce ad alcuni protagonisti di questo percorso - da Gustave d'Eichtal a Daniel Chon-Bendit, da Alfred Nossig a Edgar Morin, attraversando anche alcune pagine sorprendenti di Thedor Herzl. A monte di questa vicenda, è possibile individuareil senso profondo della diaspora, intesa non solo come un fatto storico pertinente al passato, né come un perno della decostruzione ontologica dell’ebreo in esilio, ma come un modello etico relazionale che intende lo stare ‘in mezzo’ (lo zwischen) come un fattore di ricchezza, propria e degli altriI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.