Introduzione. Nel tratto genitale femminile coesistono diverse specie batteriche in un equilibrio dinamico, che può variare in risposta a molteplici fattori quali età, gravidanza, uso di farmaci, infezioni o patologie croniche. Le infezioni genitali e le disbiosi colpiscono ogni anno oltre un miliardo di donne, con un significativo impatto sulla qualità di vita e sulla salute riproduttiva. La vaginosi batterica (BV) è la disbiosi più comune, caratterizzata da una riduzione delle specie normalmente dominanti (Lactobacillus), che vengono sostituite da una comunità polimicrobica anaerobia. Tra le infezioni urogenitali più comuni si riscontrano la candidiasi vulvovaginale e le infezioni da Chlamydia trachomatis (CT), che rappresentano la più comune infezione batterica a trasmissione sessuale nel mondo. L’obiettivo di tale lavoro è stato quello di analizzare la composizione del microbiota vaginale in donne con diverse condizioni fisiologiche e patologiche del tratto genitale. Materiali e metodi. Sono state incluse nello studio 21 donne sane, 20 donne con BV, 18 con candidiasi vaginale e 21 con infezione da CT. Per lo studio del microbiota, è stato estratto il DNA genomico a partire da un tampone vaginale e successivamente sono state amplificate e sequenziate le regioni V3-V4 del gene 16S rRNA batterico (MiSeq Illumina). La classificazione tassonomica è stata condotta fino al livello di genere per tutti i microrganismi, ad eccezione dei lattobacilli, che sono stati identificati fino a livello di specie, per mezzo di un database specifico di riferimento. Per valutare la variabilità della composizione del microbiota inter- e intra-gruppo, sono state eseguite valutazioni di α- e β-diversità, rispettivamente. Risultati. Le donne sane erano caratterizzate da un basso indice di α-diversità, con un microbiota dominato da diverse specie di lattobacilli (Firmicutes). Al contrario, le donne con BV mostravano il più alto grado di diversità microbica, con un microbiota depleto di lattobacilli e ricco di molteplici specie batteriche differenti. Nelle donne con infezione da CT e candidiasi, la composizione del microbiota è apparsa simile, più vicina a quella delle donne sane rispetto, che a quelle con BV. Il microbiota vaginale di questi ultimi due gruppi, infatti, era sempre dominato da Firmicutes, ma la loro abbondanza relativa diminuiva progressivamente passando dalle donne sane a quelle con clamidia, candidiasi e BV. Conclusioni. I nostri risultati hanno confermato l’elevato grado di diversità tra il microbiota vaginale di donne sane e di donne con BV, e hanno dimostrato come la candidiasi e l’infezione da CT rappresentino una condizione intermedia fra questi due estremi.

MICROBIOTA VAGINALE IN CORSO DI INFEZIONI DEL TRATTO GENITALE

Salvo Melissa
;
Foschi Claudio;Parolin Carola;D’Antuono Antonietta;Gaspari Valeria;Vitali Beatrice;Marangoni Antonella
2018

Abstract

Introduzione. Nel tratto genitale femminile coesistono diverse specie batteriche in un equilibrio dinamico, che può variare in risposta a molteplici fattori quali età, gravidanza, uso di farmaci, infezioni o patologie croniche. Le infezioni genitali e le disbiosi colpiscono ogni anno oltre un miliardo di donne, con un significativo impatto sulla qualità di vita e sulla salute riproduttiva. La vaginosi batterica (BV) è la disbiosi più comune, caratterizzata da una riduzione delle specie normalmente dominanti (Lactobacillus), che vengono sostituite da una comunità polimicrobica anaerobia. Tra le infezioni urogenitali più comuni si riscontrano la candidiasi vulvovaginale e le infezioni da Chlamydia trachomatis (CT), che rappresentano la più comune infezione batterica a trasmissione sessuale nel mondo. L’obiettivo di tale lavoro è stato quello di analizzare la composizione del microbiota vaginale in donne con diverse condizioni fisiologiche e patologiche del tratto genitale. Materiali e metodi. Sono state incluse nello studio 21 donne sane, 20 donne con BV, 18 con candidiasi vaginale e 21 con infezione da CT. Per lo studio del microbiota, è stato estratto il DNA genomico a partire da un tampone vaginale e successivamente sono state amplificate e sequenziate le regioni V3-V4 del gene 16S rRNA batterico (MiSeq Illumina). La classificazione tassonomica è stata condotta fino al livello di genere per tutti i microrganismi, ad eccezione dei lattobacilli, che sono stati identificati fino a livello di specie, per mezzo di un database specifico di riferimento. Per valutare la variabilità della composizione del microbiota inter- e intra-gruppo, sono state eseguite valutazioni di α- e β-diversità, rispettivamente. Risultati. Le donne sane erano caratterizzate da un basso indice di α-diversità, con un microbiota dominato da diverse specie di lattobacilli (Firmicutes). Al contrario, le donne con BV mostravano il più alto grado di diversità microbica, con un microbiota depleto di lattobacilli e ricco di molteplici specie batteriche differenti. Nelle donne con infezione da CT e candidiasi, la composizione del microbiota è apparsa simile, più vicina a quella delle donne sane rispetto, che a quelle con BV. Il microbiota vaginale di questi ultimi due gruppi, infatti, era sempre dominato da Firmicutes, ma la loro abbondanza relativa diminuiva progressivamente passando dalle donne sane a quelle con clamidia, candidiasi e BV. Conclusioni. I nostri risultati hanno confermato l’elevato grado di diversità tra il microbiota vaginale di donne sane e di donne con BV, e hanno dimostrato come la candidiasi e l’infezione da CT rappresentino una condizione intermedia fra questi due estremi.
2018
Atti del XLVII Congresso nazionale AMCLI
N/A
N/A
Salvo Melissa, Foschi Claudio, Parolin Carola, Ceccarani Camilla, D’Antuono Antonietta, Gaspari Valeria, Consolandi Clarissa, Severgnini Marco, Vitali Beatrice, Marangoni Antonella
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