Valutazione dell’applicazione delle indicazioni del Codice FAO nelle marinerie dell’Emilia-Romagna Punti di forza e di debolezza secondo un approccio SWOT 1 - Obiettivi del lavoro L’obiettivo del presente studio è quello di valutare l’applicazione delle principali indicazioni del codice FAO e del relativo codice europeo di buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile nelle marinerie dell’Emilia-Romagna; l’analisi è stata condotta proponendo la realizzazione e l’impiego di una matrice SWOT, opportunamente realizzata secondo le indicazioni del codice FAO e di quello europeo per una pesca responsabile, al fine di analizzare l’applicabilità degli obiettivi perseguiti dalla normativa alle aziende ittiche che svolgono attività di pesca in Adriatico e, in particolare, per quelle che adottano sistemi a strascico. 2 - Analisi SWOT: lo studio di una matrice dedicata alla pesca Attraverso l'analisi SWOT è possibile evidenziare i punti di forza e di debolezza al fine di far emergere quelli ritenuti capaci di favorire, ovvero ostacolare o ritardare, il perseguimento di determinati obiettivi. L'efficacia di questa metodologia d'indagine dipende dalla capacità di effettuare un'interpretazione "incrociata" di tutti i fattori individuati; è opportuno fare riferimento ai punti di forza ed eliminare, o diminuire, i difetti per massimizzare le opportunità e ridurre i rischi. Partendo da tali presupposti, per il presente lavoro l'obiettivo è la definizione di una matrice SWOT in grado di rilevare i principali elementi di forza e di debolezza (ossia di vantaggio/svantaggio) che possono derivare all’impresa di pesca dall’applicazione delle indicazioni cogenti e volontarie dedotte dalla normativa di riferimento regionale, nazionale ed internazionale, facenti capo al Codice FAO. In particolare, sono state indagate le marinerie della costa romagnola (7 su 9, eliminando arina di Ravenna e Belluria per la loro scarsa consistenza nell’ambito dello strascico), individuando le imprese di pesca che adottano il sistema “a strascico” e le peculiarità dello sbarco del prodotto e dei principali mercati di riferimento (il campione di imbarcazioni è di circa 90 su 124 censite per questo sistema e pari a quasi il 73% del totale). La scelta della tecnica “a strascico” è dovuta essenzialmente alla crescita di tale tipologia di pesca, rispetto alle altre adottate nella costa romagnola. La struttura della matrice propone in ordinata i sei orientamenti del codice di buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile della FAO (ad esclusione dell’acquacoltura) e le eventuali norme cogenti che attualmente rispondono a tali indicazioni. Ad ogni orientamento corrisponde un articolo normativo che indica all’impresa il rispetto di limiti, di vincoli e di comportamenti in mare che possono diventare fattore strategico per il miglioramento dell’attività, ovvero limite e punto di debolezza. 3 – Risultati attesi Il successo di norme e regolamenti è subordinato alla qualità dei loro contenuti e all’efficacia della relativa applicazione. Se le regole vengono ignorate o attuate in modo scorretto dagli interessati, ne risulta un impatto debole o nullo. L'applicazione è un campo della politica comune della pesca che ancora presenta molte lacune in termini di omogeneità, equità ed efficacia. L’indagine condotta presso ciascuna marineria ha permesso di raccogliere informazioni e dati inseriti nella matrice SWOT; le indicazioni ottenute sono state parametrizzate secondo una gerarchia di punteggi che ha messo in correlazione l’applicazione della norma ed il giudizio della forza, ovvero della debolezza; i dati numerici sono stati, quindi, ponderati in relazione al numero di imbarcazioni di ciascuna marineria ed al peso attribuito agli obiettivi del Codice FAO. Tale approccio ha permesso di ottenere una serie di indicatori in grado di esprimere in modo sintetico quanto evidenziato in modo descrittivo e qualitativo nelle singole matrici elaborate per ciascun...

Attività di pesca responsabile e sostenibile: un'analisi delle opportunità e dei limiti di applicazione del Codice FAO / A. Castellini; L. Devenuto; A. Ragazzoni. - STAMPA. - 1820.186:(2008), pp. 428-439. (Intervento presentato al convegno XLIII Convegno nazionale di Studi della Società Italiana di Economia agraria tenutosi a Assisi nel 7-9 settembre 2006).

Attività di pesca responsabile e sostenibile: un'analisi delle opportunità e dei limiti di applicazione del Codice FAO

CASTELLINI, ALESSANDRA;DEVENUTO, LUCIA;RAGAZZONI, ALESSANDRO
2008

Abstract

Valutazione dell’applicazione delle indicazioni del Codice FAO nelle marinerie dell’Emilia-Romagna Punti di forza e di debolezza secondo un approccio SWOT 1 - Obiettivi del lavoro L’obiettivo del presente studio è quello di valutare l’applicazione delle principali indicazioni del codice FAO e del relativo codice europeo di buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile nelle marinerie dell’Emilia-Romagna; l’analisi è stata condotta proponendo la realizzazione e l’impiego di una matrice SWOT, opportunamente realizzata secondo le indicazioni del codice FAO e di quello europeo per una pesca responsabile, al fine di analizzare l’applicabilità degli obiettivi perseguiti dalla normativa alle aziende ittiche che svolgono attività di pesca in Adriatico e, in particolare, per quelle che adottano sistemi a strascico. 2 - Analisi SWOT: lo studio di una matrice dedicata alla pesca Attraverso l'analisi SWOT è possibile evidenziare i punti di forza e di debolezza al fine di far emergere quelli ritenuti capaci di favorire, ovvero ostacolare o ritardare, il perseguimento di determinati obiettivi. L'efficacia di questa metodologia d'indagine dipende dalla capacità di effettuare un'interpretazione "incrociata" di tutti i fattori individuati; è opportuno fare riferimento ai punti di forza ed eliminare, o diminuire, i difetti per massimizzare le opportunità e ridurre i rischi. Partendo da tali presupposti, per il presente lavoro l'obiettivo è la definizione di una matrice SWOT in grado di rilevare i principali elementi di forza e di debolezza (ossia di vantaggio/svantaggio) che possono derivare all’impresa di pesca dall’applicazione delle indicazioni cogenti e volontarie dedotte dalla normativa di riferimento regionale, nazionale ed internazionale, facenti capo al Codice FAO. In particolare, sono state indagate le marinerie della costa romagnola (7 su 9, eliminando arina di Ravenna e Belluria per la loro scarsa consistenza nell’ambito dello strascico), individuando le imprese di pesca che adottano il sistema “a strascico” e le peculiarità dello sbarco del prodotto e dei principali mercati di riferimento (il campione di imbarcazioni è di circa 90 su 124 censite per questo sistema e pari a quasi il 73% del totale). La scelta della tecnica “a strascico” è dovuta essenzialmente alla crescita di tale tipologia di pesca, rispetto alle altre adottate nella costa romagnola. La struttura della matrice propone in ordinata i sei orientamenti del codice di buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile della FAO (ad esclusione dell’acquacoltura) e le eventuali norme cogenti che attualmente rispondono a tali indicazioni. Ad ogni orientamento corrisponde un articolo normativo che indica all’impresa il rispetto di limiti, di vincoli e di comportamenti in mare che possono diventare fattore strategico per il miglioramento dell’attività, ovvero limite e punto di debolezza. 3 – Risultati attesi Il successo di norme e regolamenti è subordinato alla qualità dei loro contenuti e all’efficacia della relativa applicazione. Se le regole vengono ignorate o attuate in modo scorretto dagli interessati, ne risulta un impatto debole o nullo. L'applicazione è un campo della politica comune della pesca che ancora presenta molte lacune in termini di omogeneità, equità ed efficacia. L’indagine condotta presso ciascuna marineria ha permesso di raccogliere informazioni e dati inseriti nella matrice SWOT; le indicazioni ottenute sono state parametrizzate secondo una gerarchia di punteggi che ha messo in correlazione l’applicazione della norma ed il giudizio della forza, ovvero della debolezza; i dati numerici sono stati, quindi, ponderati in relazione al numero di imbarcazioni di ciascuna marineria ed al peso attribuito agli obiettivi del Codice FAO. Tale approccio ha permesso di ottenere una serie di indicatori in grado di esprimere in modo sintetico quanto evidenziato in modo descrittivo e qualitativo nelle singole matrici elaborate per ciascun...
2008
Agricolture e mercati in transizione
428
439
Attività di pesca responsabile e sostenibile: un'analisi delle opportunità e dei limiti di applicazione del Codice FAO / A. Castellini; L. Devenuto; A. Ragazzoni. - STAMPA. - 1820.186:(2008), pp. 428-439. (Intervento presentato al convegno XLIII Convegno nazionale di Studi della Società Italiana di Economia agraria tenutosi a Assisi nel 7-9 settembre 2006).
A. Castellini; L. Devenuto; A. Ragazzoni
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