Negli ultimi anni le nostre città e comunità soffrono forti trasformazioni e sono chiamate a gestire particolari condizioni di incertezza e indeterminatezza, dettate dalle crescenti minacce che i cambiamenti climatici e le rapide trasformazioni socio-economiche impongono. La difficoltà dell’approccio progettuale causale-deterministico a rispondere in maniera tempestiva ed efficace al cambiamento, muove la ricerca di nuove modalità operative in grado di integrare principi di resilienza nella trasformazione dell’ambiente costruito. Tuttavia, per capire quali strategie attuare, occorre individuare i fattori di criticità del fenomeno, quindi esplicitarne gli effetti e dove possibile le cause di criticità a scala architettonica. Poiché la resilienza non implica soluzioni preconfezionate, si rende necessario un approccio progettuale integrato, che coinvolga i diversi stakeholders, mirato a fortificare l'autonomia e la capacità delle comunità di sfruttare risorse e tecnologie locali, attraverso sistemi flessibili e capaci di adattarsi alla variabilità introdotta dal fattore tempo. Sia attraverso una gestione "ex-ante", di prevenzione, sia "ex-post", di urgenza. L’analisi dei fattori di criticità può essere utile per definire una matrice valutativa e propositiva a supporto delle trasformazioni dell’ambiente costruito, in grado di regolare e al contempo promuovere comportamenti ‘resilienti’ del sistema. L’integrazione della resilienza nei rating systems di sostenibilità può rappresentare una modalità operativa capace di agire secondo la ricerca del “miglior compromesso”? In particolare, l’articolo analizza l’approccio alla progettazione di strutture in contesti vulnerabili, come insediamenti informali o piccole comunità indigene, maggiormente esposte a rischi di fragilizzazione del sistema costruito, mettendo a confronto esperienze, tra cui alcune sviluppate dagli autori, tanto in condizioni di emergenza quanto in contesti in via di sviluppo.

Rigenerazione e prevenzione nella concezione sistemica

MARCHI, LIA;
2018

Abstract

Negli ultimi anni le nostre città e comunità soffrono forti trasformazioni e sono chiamate a gestire particolari condizioni di incertezza e indeterminatezza, dettate dalle crescenti minacce che i cambiamenti climatici e le rapide trasformazioni socio-economiche impongono. La difficoltà dell’approccio progettuale causale-deterministico a rispondere in maniera tempestiva ed efficace al cambiamento, muove la ricerca di nuove modalità operative in grado di integrare principi di resilienza nella trasformazione dell’ambiente costruito. Tuttavia, per capire quali strategie attuare, occorre individuare i fattori di criticità del fenomeno, quindi esplicitarne gli effetti e dove possibile le cause di criticità a scala architettonica. Poiché la resilienza non implica soluzioni preconfezionate, si rende necessario un approccio progettuale integrato, che coinvolga i diversi stakeholders, mirato a fortificare l'autonomia e la capacità delle comunità di sfruttare risorse e tecnologie locali, attraverso sistemi flessibili e capaci di adattarsi alla variabilità introdotta dal fattore tempo. Sia attraverso una gestione "ex-ante", di prevenzione, sia "ex-post", di urgenza. L’analisi dei fattori di criticità può essere utile per definire una matrice valutativa e propositiva a supporto delle trasformazioni dell’ambiente costruito, in grado di regolare e al contempo promuovere comportamenti ‘resilienti’ del sistema. L’integrazione della resilienza nei rating systems di sostenibilità può rappresentare una modalità operativa capace di agire secondo la ricerca del “miglior compromesso”? In particolare, l’articolo analizza l’approccio alla progettazione di strutture in contesti vulnerabili, come insediamenti informali o piccole comunità indigene, maggiormente esposte a rischi di fragilizzazione del sistema costruito, mettendo a confronto esperienze, tra cui alcune sviluppate dagli autori, tanto in condizioni di emergenza quanto in contesti in via di sviluppo.
2018
Progettare resiliente
147
157
Lia Marchi; Roberto Pennacchio; Francesca Thiebat
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