Il saggio analizza la struttura narrativa della "Nave", raccolta di novelle di Maiolino Bisaccioni, uno degli scrittori più originali e prolifici del Seicento. Lo studio punta a dimostrare le innovazioni introdotte dall'autore sul piano dell'intreccio e dell'invenzione romanzesca, specialmente sul versante dell'odeporica, essendo il testo un insieme di novelle aggregate tramite l'elemento coesivo del viaggio (e della navigazione). Inoltre il contributo mette in evidenza la spiccata intertestualità dell'opera, nella quale ritornano moduli e situazioni riprese dalla coeva narrativa spagnola e francese, di cui il Bisaccioni fu un avveduto traduttore. Il testo offre anche una forte presenza di metafore politiche, riconoscibili sotto l'allegoria letteraria delle trame avventurose e dei personaggi, avendo il Bisaccioni esercitato anche la professione di storiografo e di segretario presso varie corti dell'epoca, prima di approdare alla Repubblica di Venezia, ove divenne un attivo collaboratore dell'Accademia degli Incogniti.
Da Genova ad Algeri. Dinamiche narrative nella "Nave" di Maiolino Bisaccioni / sberlati. - STAMPA. - (2018), pp. 80-112. (Intervento presentato al convegno I diversi fuochi della letteratura barocca: ricerche in corso tenutosi a Genova nel 29-30 ottobre 2015).
Da Genova ad Algeri. Dinamiche narrative nella "Nave" di Maiolino Bisaccioni
sberlati
2018
Abstract
Il saggio analizza la struttura narrativa della "Nave", raccolta di novelle di Maiolino Bisaccioni, uno degli scrittori più originali e prolifici del Seicento. Lo studio punta a dimostrare le innovazioni introdotte dall'autore sul piano dell'intreccio e dell'invenzione romanzesca, specialmente sul versante dell'odeporica, essendo il testo un insieme di novelle aggregate tramite l'elemento coesivo del viaggio (e della navigazione). Inoltre il contributo mette in evidenza la spiccata intertestualità dell'opera, nella quale ritornano moduli e situazioni riprese dalla coeva narrativa spagnola e francese, di cui il Bisaccioni fu un avveduto traduttore. Il testo offre anche una forte presenza di metafore politiche, riconoscibili sotto l'allegoria letteraria delle trame avventurose e dei personaggi, avendo il Bisaccioni esercitato anche la professione di storiografo e di segretario presso varie corti dell'epoca, prima di approdare alla Repubblica di Venezia, ove divenne un attivo collaboratore dell'Accademia degli Incogniti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.