Attraverso l’opera letteraria di Nagai Kafū è possibile cogliere alcuni aspetti fondamentali della sensibilità spaziale giapponese, dove si rivela fino in fondo quella «logica del luogo» che fa della città di Tokyo un racconto, una trama di continue transizioni, una «città delle situazioni» irriducibile a qualunque forzata unità prospettica. Alcune idee dell’arte e dell’estetica tradizionale giapponese si trovano a fondamento di questo ordine urbano così singolare. In particolare l’idea di "ma" offre una straordinaria porta di accesso a un’indagine sul senso della spazialità in Giappone.

Sulla poetica di Nagai Kafū. Omotopie, diegesi, metatesi: dalla città al racconto

l. ricca
2017

Abstract

Attraverso l’opera letteraria di Nagai Kafū è possibile cogliere alcuni aspetti fondamentali della sensibilità spaziale giapponese, dove si rivela fino in fondo quella «logica del luogo» che fa della città di Tokyo un racconto, una trama di continue transizioni, una «città delle situazioni» irriducibile a qualunque forzata unità prospettica. Alcune idee dell’arte e dell’estetica tradizionale giapponese si trovano a fondamento di questo ordine urbano così singolare. In particolare l’idea di "ma" offre una straordinaria porta di accesso a un’indagine sul senso della spazialità in Giappone.
2017
Ricca, L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/628755
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