Attraverso i dati etnografici e la connessione tra due ambiti di ricerca quello sulle migrazioni ghanesi e l’antropologia medica si mira, in questo testo, ad analizzare le discrepanze e le tensioni che attraversano i campi sanitari e i contesti sociali quando la riproduzione riguarda le donne con infezione HIV. In particolare, focalizzando l’attenzione sui vissuti e le esperienze di tre donne ghanesi che hanno storie di vita e di malattia molto diverse le une dalle altre, si proveranno a rintracciare i modi con cui le prassi mediche orientano e supportano le scelte procreative di queste donne che cercano di mediare le norme di contesti sociali plurimi. Le pratiche di cura delle donne con infezione HIV, data la cronicità della condizione di malattia, segnano le diverse fasi di vita e riproduzione (dal desiderio riproduttivo e al counselling pre-natale, eventuale ricorso a tecniche di PMA quando necessario, ai protocolli di cura farmacologica durante la gestazione, la nascita e il periodo post nascita). Proprio per la condizione di cronicità la relazione tra pazienti e medici infettivologi si caratterizza per la durata nel tempo; nello spazio di questa relazione in cui il rispetto dell’anonimato e della riservatezza sulla condizione di malattia è giuridicamente vincolato, i medici e i pazienti spesso strutturano un’alleanza di cura che prevede non soltanto le terapie ma la costruzione di vere e proprie strategie, basate talvolta su dati clinici, per rifuggire dalla stigmatizzazione e esclusione sociale.

Segreti e Silenzi. La riproduzione tra HIV e migrazione.

Marabello S.
2017

Abstract

Attraverso i dati etnografici e la connessione tra due ambiti di ricerca quello sulle migrazioni ghanesi e l’antropologia medica si mira, in questo testo, ad analizzare le discrepanze e le tensioni che attraversano i campi sanitari e i contesti sociali quando la riproduzione riguarda le donne con infezione HIV. In particolare, focalizzando l’attenzione sui vissuti e le esperienze di tre donne ghanesi che hanno storie di vita e di malattia molto diverse le une dalle altre, si proveranno a rintracciare i modi con cui le prassi mediche orientano e supportano le scelte procreative di queste donne che cercano di mediare le norme di contesti sociali plurimi. Le pratiche di cura delle donne con infezione HIV, data la cronicità della condizione di malattia, segnano le diverse fasi di vita e riproduzione (dal desiderio riproduttivo e al counselling pre-natale, eventuale ricorso a tecniche di PMA quando necessario, ai protocolli di cura farmacologica durante la gestazione, la nascita e il periodo post nascita). Proprio per la condizione di cronicità la relazione tra pazienti e medici infettivologi si caratterizza per la durata nel tempo; nello spazio di questa relazione in cui il rispetto dell’anonimato e della riservatezza sulla condizione di malattia è giuridicamente vincolato, i medici e i pazienti spesso strutturano un’alleanza di cura che prevede non soltanto le terapie ma la costruzione di vere e proprie strategie, basate talvolta su dati clinici, per rifuggire dalla stigmatizzazione e esclusione sociale.
2017
Antropologia e Riproduzione. Attese, fratture e ricomposizioni della procreazione e della genitorialità in Italia
1
26
Marabello, S.
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