Il presente articolo si pone come obiettivo l'analisi comparata del libretto di Nemirovich-Danchenko, "Aleko", e della sua fonte letteraria, "Gli zingari" di Pushkin (traduzione intersemiotica). Il prodotto artistico viene considerato alla luce del sistema delle convenienze teatrali ma anche della personale poetica dell'autore. Si è cercato altresì di inquadrare il modello drammatico adottato da Danchenko all'interno di un determinato milieu storico-culturale (la Russia fin de siècle), inserendolo al contempo nel più ampio contesto della tradizione melodrammatica (opera romantica vs. opera verista). L'articolo offre un'analisi dettagliata del libretto dal punto di vista drammatico-musicale (ossatura, costellazione dei personaggi, metrica, ecc.) ed è corredato di un'appendice in cui vengono messi a confronto il testo originale di Pushkin e la sua rielaborazione drammatica da parte di Danchenko.
«Volšebnoj siloj pesnopen’ja». Vladimir Nemirovič-Dančenko e il libretto di «Aleko»
Jacopo Doti
2015
Abstract
Il presente articolo si pone come obiettivo l'analisi comparata del libretto di Nemirovich-Danchenko, "Aleko", e della sua fonte letteraria, "Gli zingari" di Pushkin (traduzione intersemiotica). Il prodotto artistico viene considerato alla luce del sistema delle convenienze teatrali ma anche della personale poetica dell'autore. Si è cercato altresì di inquadrare il modello drammatico adottato da Danchenko all'interno di un determinato milieu storico-culturale (la Russia fin de siècle), inserendolo al contempo nel più ampio contesto della tradizione melodrammatica (opera romantica vs. opera verista). L'articolo offre un'analisi dettagliata del libretto dal punto di vista drammatico-musicale (ossatura, costellazione dei personaggi, metrica, ecc.) ed è corredato di un'appendice in cui vengono messi a confronto il testo originale di Pushkin e la sua rielaborazione drammatica da parte di Danchenko.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.