Il dipinto è prova esemplare dell'alta poetica del vero che l'artista perseguì con esiti tra i più alti nel genere molto particolare degli studi dal naturale, o teste di carattere, che nel Settecento riscosse uno straordinario successo presso il pubblico colto delle corti ma anche presso la borghesia e il popolo. Toccato da lieve malinconia, questo "ritratto" di un pastorello, così è stato intitolato per la presenza del bastone cui il ragazzino si appoggia, potrebbe essere un'immagine di san Giovanni il Battista, proprio per la veste e il bastone medesimo: ma ciò che più conta è la concretezza della resa del fanciullo dall'espressione pensosa, il cui volto, nei lineamenti toccati dal vero, è di gracile quanto toccante bellezza.
Ubaldo Gandolfi, Pastorello
BIAGI, DONATELLA
2011
Abstract
Il dipinto è prova esemplare dell'alta poetica del vero che l'artista perseguì con esiti tra i più alti nel genere molto particolare degli studi dal naturale, o teste di carattere, che nel Settecento riscosse uno straordinario successo presso il pubblico colto delle corti ma anche presso la borghesia e il popolo. Toccato da lieve malinconia, questo "ritratto" di un pastorello, così è stato intitolato per la presenza del bastone cui il ragazzino si appoggia, potrebbe essere un'immagine di san Giovanni il Battista, proprio per la veste e il bastone medesimo: ma ciò che più conta è la concretezza della resa del fanciullo dall'espressione pensosa, il cui volto, nei lineamenti toccati dal vero, è di gracile quanto toccante bellezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.