A partire dalla conclusione del secondo conflitto mondiale - dal maggio 1945, al dicembre 1947 - è attiva in Italia una legislazione speciale relativa alla punizione dei reati fascisti ed, in particolare, dei crimini di collaborazionismo con il tedesco invasore compiuti indistintamente da civili o militari dopo l’8 settembre 1943. La normativa giuridica per le sanzioni dei delitti fascisti, frutto di un complesso compromesso fra il Governo del sud e i partiti antifascisti del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia - sancito con l’intento comune di arginare le violente derive di giustizia sommaria, innescate dall’ansia di rivalsa che pervade il paese dopo la Liberazione - offre attraverso le specifiche fattispecie di reato individuate un preciso quadro descrittivo sulla guerra svoltasi in Italia fra il 1943 e il 1945; una configurazione giuridica dei delitti contestati da cui già emerge una precisa scelta interpretativa sul recente passato. Il saggio presentato si propone di delineare i più importanti nodi tematici di tale legislazione speciale, di analizzarne sinteticamente la genesi e l’evoluzione all’interno della relativa giurisprudenza, per evidenziare come l’approccio sia giuridico che giudiziario assunto dai governi del dopoguerra abbia sensibilmente influito sulla sedimentazione di un’immagine parziale relativa ai crimini di guerra compiuti da i fascisti in Italia durante gli anni della Repubblica sociale italiana.

Politiche giudiziarie per la punizione dei delitti fascisti in Italia. La definizione per legge di un immaginario normalizzatore

ROVATTI, TONI
2009

Abstract

A partire dalla conclusione del secondo conflitto mondiale - dal maggio 1945, al dicembre 1947 - è attiva in Italia una legislazione speciale relativa alla punizione dei reati fascisti ed, in particolare, dei crimini di collaborazionismo con il tedesco invasore compiuti indistintamente da civili o militari dopo l’8 settembre 1943. La normativa giuridica per le sanzioni dei delitti fascisti, frutto di un complesso compromesso fra il Governo del sud e i partiti antifascisti del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia - sancito con l’intento comune di arginare le violente derive di giustizia sommaria, innescate dall’ansia di rivalsa che pervade il paese dopo la Liberazione - offre attraverso le specifiche fattispecie di reato individuate un preciso quadro descrittivo sulla guerra svoltasi in Italia fra il 1943 e il 1945; una configurazione giuridica dei delitti contestati da cui già emerge una precisa scelta interpretativa sul recente passato. Il saggio presentato si propone di delineare i più importanti nodi tematici di tale legislazione speciale, di analizzarne sinteticamente la genesi e l’evoluzione all’interno della relativa giurisprudenza, per evidenziare come l’approccio sia giuridico che giudiziario assunto dai governi del dopoguerra abbia sensibilmente influito sulla sedimentazione di un’immagine parziale relativa ai crimini di guerra compiuti da i fascisti in Italia durante gli anni della Repubblica sociale italiana.
2009
Rovatti, Toni
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