Nel primo capitolo si approfondiscono in particolare alcuni dei nodi epistemologici e didattici di base della matematica. Necessario è infatti per il docente acquisire le competenze essenziali relative alla matematica e alla sua didattica al fine di promuovere il più possibile nel bambino l’habitus mentale atto a comprendere, a razionalizzare la realtà, interrogandosi e desiderando di conoscere, di imparare a imparare. L’esplicitazione da parte di ogni allievo a sé stesso e ai compagni dei propri processi di pensiero fonda gli apprendimenti e offre la possibilità di scambi costruttivi. Nel secondo capitolo si delineano sinteticamente gli elementi metodologici fondanti una didattica inclusiva della matematica, riportando esemplificazioni e alcune riflessioni didattiche emerse da una ricerca/formazione sulla discalculia evolutiva, ma utili per tutti gli alunni. Si evidenzia in particolare l’importanza di analizzare in modo preciso le conoscenze, le abilità, i processi cognitivi, le strategie che sono implicati in ogni attività o compito matematico proposto. L’ultimo capitolo è dedicato a un approfondimento sull’influenza esercitata dallo stato emotivo dello studente sul suo apprendimento della matematica, con una riflessione sui dati di una ricerca svolta in classi IV del Comune di Bologna. L'aspetto emotivo è indispensabile da tener presente quando si vogliano comprendere nella loro complessa interazione i fattori in gioco nel processo di insegnamento/apprendimento e proporre interventi educativi-didattici efficaci. Infine, nell’Appendice sono riportati alcuni contributi di insegnanti afferenti a nuclei di ricerca in Didattica della Matematica di diverse Università italiane inerenti in particolar modo esperienze didattiche con alunni con disabilità. In essi emergono indicazioni per una didattica attiva e inclusiva della matematica in grado di coinvolgere globalmente il bambino, grazie alla sollecitazione di più canali percettivi e comunicativi. Si evidenzia inoltre come la costruzione di uno sfondo integratore, che connette le caratteristiche emotive, motivazionali, cognitive dell’alunno con deficit con quelle dei compagni, possa permettere lo sviluppo di percorsi di riconoscimento reciproco e di elevamento delle competenze matematiche di tutti.

Introduzione

SANDRI, PATRIZIA
2017

Abstract

Nel primo capitolo si approfondiscono in particolare alcuni dei nodi epistemologici e didattici di base della matematica. Necessario è infatti per il docente acquisire le competenze essenziali relative alla matematica e alla sua didattica al fine di promuovere il più possibile nel bambino l’habitus mentale atto a comprendere, a razionalizzare la realtà, interrogandosi e desiderando di conoscere, di imparare a imparare. L’esplicitazione da parte di ogni allievo a sé stesso e ai compagni dei propri processi di pensiero fonda gli apprendimenti e offre la possibilità di scambi costruttivi. Nel secondo capitolo si delineano sinteticamente gli elementi metodologici fondanti una didattica inclusiva della matematica, riportando esemplificazioni e alcune riflessioni didattiche emerse da una ricerca/formazione sulla discalculia evolutiva, ma utili per tutti gli alunni. Si evidenzia in particolare l’importanza di analizzare in modo preciso le conoscenze, le abilità, i processi cognitivi, le strategie che sono implicati in ogni attività o compito matematico proposto. L’ultimo capitolo è dedicato a un approfondimento sull’influenza esercitata dallo stato emotivo dello studente sul suo apprendimento della matematica, con una riflessione sui dati di una ricerca svolta in classi IV del Comune di Bologna. L'aspetto emotivo è indispensabile da tener presente quando si vogliano comprendere nella loro complessa interazione i fattori in gioco nel processo di insegnamento/apprendimento e proporre interventi educativi-didattici efficaci. Infine, nell’Appendice sono riportati alcuni contributi di insegnanti afferenti a nuclei di ricerca in Didattica della Matematica di diverse Università italiane inerenti in particolar modo esperienze didattiche con alunni con disabilità. In essi emergono indicazioni per una didattica attiva e inclusiva della matematica in grado di coinvolgere globalmente il bambino, grazie alla sollecitazione di più canali percettivi e comunicativi. Si evidenzia inoltre come la costruzione di uno sfondo integratore, che connette le caratteristiche emotive, motivazionali, cognitive dell’alunno con deficit con quelle dei compagni, possa permettere lo sviluppo di percorsi di riconoscimento reciproco e di elevamento delle competenze matematiche di tutti.
2017
Matematica e Disabilità. ricerche e proposte per una didattica inclusiva della matematica nella scuola Primaria
5
10
Sandri, Patrizia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/601212
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