Nell’ambito del progetto KASA (Koine Archeologica - Sapiente Antichità), progetto finanziato dall’Interreg Italia-Malta, promulgato dalla Regione Sicilia, con fondi della Comunità Europea, la Missione Archeologica Italiana diretta dal Prof. Pietro Militello dell’Università di Catania ha affrontato uno studio sugli antichi ambienti sotterranei sui quali insiste il Museo Wignacourt a Rabat (Malta). I risultati sono presentati in questo volume che si articola in quattro sezioni. La prima, curata da G. Azzopardi, curatore del Museo, consiste in una raccolta di notizie storiche utili alla ricostruzione della frequentazione umana degli ingrottamenti dal XVI secolo circa fino alla Seconda Guerra Mondiale, allorquando vennero realizzati ampi rifugi sotterranei antiaerei. La seconda sezione, curata da F. Sabatini, contiene la presentazione dei maggiori complessi ipogeici (1-6), preceduta da note di carattere generale su aspetti geologici e seguita da considerazioni sulle tecniche dell’“architettura per via di levare” delle catacombe maltesi. La terza parte presenta i complessi ipogeici 7-15, a cura di V. Rizzone, e 16, a cura di F. Tomasello e della sua équipe. Lo studio di questi estesi cimiteri sotterranei offre la possibilità di svolgere una serie di considerazioni generali (sezione quarta) sulla nascita e lo sviluppo degli ipogei funerari di Rabat, sulle tecniche di rilevamento e sulla loro valorizzazione.
The Rector's Garden Hypogeum (complesso ipogeico 16). Una piccola catacomba a Rabat (Malta). Per una ricerca mirata,
TOMASELLO, FRANCESCO;MAGRI', ALESSANDRA;
2008
Abstract
Nell’ambito del progetto KASA (Koine Archeologica - Sapiente Antichità), progetto finanziato dall’Interreg Italia-Malta, promulgato dalla Regione Sicilia, con fondi della Comunità Europea, la Missione Archeologica Italiana diretta dal Prof. Pietro Militello dell’Università di Catania ha affrontato uno studio sugli antichi ambienti sotterranei sui quali insiste il Museo Wignacourt a Rabat (Malta). I risultati sono presentati in questo volume che si articola in quattro sezioni. La prima, curata da G. Azzopardi, curatore del Museo, consiste in una raccolta di notizie storiche utili alla ricostruzione della frequentazione umana degli ingrottamenti dal XVI secolo circa fino alla Seconda Guerra Mondiale, allorquando vennero realizzati ampi rifugi sotterranei antiaerei. La seconda sezione, curata da F. Sabatini, contiene la presentazione dei maggiori complessi ipogeici (1-6), preceduta da note di carattere generale su aspetti geologici e seguita da considerazioni sulle tecniche dell’“architettura per via di levare” delle catacombe maltesi. La terza parte presenta i complessi ipogeici 7-15, a cura di V. Rizzone, e 16, a cura di F. Tomasello e della sua équipe. Lo studio di questi estesi cimiteri sotterranei offre la possibilità di svolgere una serie di considerazioni generali (sezione quarta) sulla nascita e lo sviluppo degli ipogei funerari di Rabat, sulle tecniche di rilevamento e sulla loro valorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.