Negli anni del boom, in effetti, Milano produceva tutto. Ma non era l’unica città a farlo. Anche Torino, ad esempio, produceva tutto, ma la sua identificazione con l’industria automobilistica (e con una forza lavoro prevalentemente maschile) la rendeva poco adatta a impersonare la mobilità vivace e brulicante di una economia differenziata e di una società in tumultuosa trasformazione: Milano invece era percepita come la “capitale del miracolo”2. E questo anche dal punto di vista della visibilità e della mobilità femminile: la Rinascente era il nuovo emblema della società dei consumi, e al tempo stesso il luogo di nuovi mestieri femminili (le commesse dei grandi magazzini); così come la figura modernamente stilizzata e illuminata della signorina Kores in piazza del Duomo impersonava quelle “ragazze d’ufficio” che avevano così colpito Piovene e che popolavano un terziario urbano in rapida crescita.
Il lavoro delle donne a Milano negli anni del “boom” (1951-1971)
Betti, Eloisa;
2016
Abstract
Negli anni del boom, in effetti, Milano produceva tutto. Ma non era l’unica città a farlo. Anche Torino, ad esempio, produceva tutto, ma la sua identificazione con l’industria automobilistica (e con una forza lavoro prevalentemente maschile) la rendeva poco adatta a impersonare la mobilità vivace e brulicante di una economia differenziata e di una società in tumultuosa trasformazione: Milano invece era percepita come la “capitale del miracolo”2. E questo anche dal punto di vista della visibilità e della mobilità femminile: la Rinascente era il nuovo emblema della società dei consumi, e al tempo stesso il luogo di nuovi mestieri femminili (le commesse dei grandi magazzini); così come la figura modernamente stilizzata e illuminata della signorina Kores in piazza del Duomo impersonava quelle “ragazze d’ufficio” che avevano così colpito Piovene e che popolavano un terziario urbano in rapida crescita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.