Nel panorama scenico contemporaneo sono sempre più numerose le compagnie che decidono di coinvolgere lo spettatore nel momento performativo. Il contributo qui proposto si pone l'obiettivo di indagare il significato assunto dalla partecipazione sia per le compagnie che decidono di dedicarsi a tale pratica scenica, sia per gli spett-attori che vi prendono parte. A tale scopo, si analizzeranno tre creazioni artistiche differenti, tra cui Pequeños ejercisios para el buen morir del Teatro de Los Sentidos, diretto dal regista Enrique Vargas, Home visit Europe di Rimini Protokoll e We need to talk della compagnia FFF (The Friendly Face of Fascism) guidata da Roger Bernat. Se il Teatro de los Sentidos si distingue per l'aderenza a una ritualità partecipativa dotata di una finalità, le declinazioni partecipative adottate da Rimini Protokoll e da Roger Bernat si caratterizzano invece per una parteciapzione che espone gli spett-attori a vivere un particolare stato in essere.
Spett-attori e autori: tre paradigmi partecipativi a confronto
PEDULLA', CARMEN
2016
Abstract
Nel panorama scenico contemporaneo sono sempre più numerose le compagnie che decidono di coinvolgere lo spettatore nel momento performativo. Il contributo qui proposto si pone l'obiettivo di indagare il significato assunto dalla partecipazione sia per le compagnie che decidono di dedicarsi a tale pratica scenica, sia per gli spett-attori che vi prendono parte. A tale scopo, si analizzeranno tre creazioni artistiche differenti, tra cui Pequeños ejercisios para el buen morir del Teatro de Los Sentidos, diretto dal regista Enrique Vargas, Home visit Europe di Rimini Protokoll e We need to talk della compagnia FFF (The Friendly Face of Fascism) guidata da Roger Bernat. Se il Teatro de los Sentidos si distingue per l'aderenza a una ritualità partecipativa dotata di una finalità, le declinazioni partecipative adottate da Rimini Protokoll e da Roger Bernat si caratterizzano invece per una parteciapzione che espone gli spett-attori a vivere un particolare stato in essere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.