La compagnia FFF (The Friendly Face of Fascism) guidata dal regista catalano Roger Bernat si inserisce all'interno del panorama del teatro partecipato contemporaneo. Attiva nello scenario teatrale di Barcellona a partire dal 2008, la formazione artistica si configura come vero emblema del teatro interattivo catalano e permette così di riconsiderare, per forma e significati, le sfumature proprie del paradigma partecipativo. La scomparsa di attori professionisti negli spettacoli di FFF provoca il delinearsi di una nuova figura, quella dello spett-attore: a lui il compito di determinare le trame della messa in scena in quello che diviene un teatro d'efervescencia, con caratteristiche che attengono a un contesto sociale e politico, oltre che scenico. Tale contributo, senza pretesa di esaustività, cercherà di delineare il ruolo e la posizione assunte dallo spett-attore nel contesto scenico. Elementi che consentiranno di conferire un volto altro al paradigma partecipativo.
Lo spett-attore: il teatro partecipato di Roger Bernat
PEDULLA', CARMEN
2015
Abstract
La compagnia FFF (The Friendly Face of Fascism) guidata dal regista catalano Roger Bernat si inserisce all'interno del panorama del teatro partecipato contemporaneo. Attiva nello scenario teatrale di Barcellona a partire dal 2008, la formazione artistica si configura come vero emblema del teatro interattivo catalano e permette così di riconsiderare, per forma e significati, le sfumature proprie del paradigma partecipativo. La scomparsa di attori professionisti negli spettacoli di FFF provoca il delinearsi di una nuova figura, quella dello spett-attore: a lui il compito di determinare le trame della messa in scena in quello che diviene un teatro d'efervescencia, con caratteristiche che attengono a un contesto sociale e politico, oltre che scenico. Tale contributo, senza pretesa di esaustività, cercherà di delineare il ruolo e la posizione assunte dallo spett-attore nel contesto scenico. Elementi che consentiranno di conferire un volto altro al paradigma partecipativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.