Nell’àmbito delle soluzioni negoziate della crisi di impresa alternative alla procedura fallimentare, la disciplina gli accordi di ristrutturazione dei debiti - dei quali viene affermata la natura contrattuale - è stata recentemente arricchita, contemplandosi, nel nuovo art. 182 septies l.fall., la variante degli accordi conclusi con le banche e gli intermediari finanziari. Nell’analizzare le peculiari e innovative previsioni contenute nella norma in discorso, la quale, in presenza di determinate condizioni, consente l’estensione dell’accordo raggiunto dal debitore con una maggioranza particolarmente qualificata di creditori riconducibili al ceto bancario o finanziario anche ai creditori non aderenti appartenenti alla medesima categoria, l’A. pone in luce l’improprietà del riferimento, ivi rinvenibile, a una pretesa deroga agli artt. 1372 e 1411 c.c.
Accordi di ristrutturazione dei debiti con le banche e normativa civilistica: peculiarità, deroghe e ambiguità
BALESTRA, LUIGI
2016
Abstract
Nell’àmbito delle soluzioni negoziate della crisi di impresa alternative alla procedura fallimentare, la disciplina gli accordi di ristrutturazione dei debiti - dei quali viene affermata la natura contrattuale - è stata recentemente arricchita, contemplandosi, nel nuovo art. 182 septies l.fall., la variante degli accordi conclusi con le banche e gli intermediari finanziari. Nell’analizzare le peculiari e innovative previsioni contenute nella norma in discorso, la quale, in presenza di determinate condizioni, consente l’estensione dell’accordo raggiunto dal debitore con una maggioranza particolarmente qualificata di creditori riconducibili al ceto bancario o finanziario anche ai creditori non aderenti appartenenti alla medesima categoria, l’A. pone in luce l’improprietà del riferimento, ivi rinvenibile, a una pretesa deroga agli artt. 1372 e 1411 c.c.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.