A partire dalla fine del secolo XI, i libri di canto liturgico di area emiliana e romgnola recano tracce di mutamenti adottati sulla scia della Riforma gregoriana affermatasi nelle diocesi dell'Emilia, dopo la sconfitta del partito imperiale nella Lotta per le investiture. Un tratto caratteristico di questa riforma fu la notazione musicale su rigo, introdotta qualche decennio prima da Guido d'Arezzo, che i manoscritti prodotti a nord dell’Appenino adottano desumendoli da modelli toscani. La rilevanza dell’introduzione e della diffusione di questo sistema di scrittura musicale nel contesto poltico e istituzionale medievale consente di attribuire alla contessa Matilde di Canossa un ruolo decisivo, anche se indiretto, nello sviluppo della musica europea, che nei secoli seguenti elaborò una tradizione artistica unica e ineguaglibile a livello planetario proprio grazie alla notazione su rigo.
Musica e politica ai tempi di Matilde di Canossa
RUINI, CESARINO
2016
Abstract
A partire dalla fine del secolo XI, i libri di canto liturgico di area emiliana e romgnola recano tracce di mutamenti adottati sulla scia della Riforma gregoriana affermatasi nelle diocesi dell'Emilia, dopo la sconfitta del partito imperiale nella Lotta per le investiture. Un tratto caratteristico di questa riforma fu la notazione musicale su rigo, introdotta qualche decennio prima da Guido d'Arezzo, che i manoscritti prodotti a nord dell’Appenino adottano desumendoli da modelli toscani. La rilevanza dell’introduzione e della diffusione di questo sistema di scrittura musicale nel contesto poltico e istituzionale medievale consente di attribuire alla contessa Matilde di Canossa un ruolo decisivo, anche se indiretto, nello sviluppo della musica europea, che nei secoli seguenti elaborò una tradizione artistica unica e ineguaglibile a livello planetario proprio grazie alla notazione su rigo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.