IL TEATRO PARTECIPATIVO DI ROGER BERNAT. Progetto a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Carmen Pedullà. Il teatro partecipativo si presenta, nell’ampio e multiforme panorama delle Performing Arts, come una pratica capace di ridefinire il ruolo degli spettatori, superando la distinzione fra chi agisce e chi assiste all’evento scenico. Il regista catalano Roger Bernat rappresenta per molti versi la punta più avanzata di tale esperienza. Non è possibile infatti partecipare ai suoi spettacoli senza prenderne parte in qualità di spett-attori: protagonisti e co-autori a tutti gli effetti della dinamica scenica. Il progetto propone, per la prima volta a Bologna, "Domini Públic", il primo esperimento di teatro partecipativo della compagnia Roger Bernat_FFF. Già presentato in una ventina di paesi dal 2008 a oggi, il lavoro si sviluppa a partire da uno “spazio pubblico”, normalmente una piazza, dove gli spettatori reagiscono a indicazioni ascoltate in cuffia per dividersi in gruppi e sottogruppi, sperimentando le dinamiche sociali sottese al meccanismo di partecipazione ludica. Parte invece da un giocoso incontro con Roger Bernat la performance di Fanny & Alexander "To be or non to be Roger Bernat", dove l’attore/conferenziere usa l’identità di Roger Bernat come avatar per dar vita a un confronto fra poetiche: il teatro partecipativo dell’artista catalano e la ricerca sull’eterodirezione di Fanny & Alexander, processo di scrittura che prevede che un corpo fantasma abiti dentro l’attore, il quale riceve stimoli specifici attraverso ear-monitor wireless ai quali reagisce. Completa il progetto la tavola rotonda "Forme della partecipazione", un momento di riflessione e di confronto che porrà al centro le principali questioni emergenti dalle poetiche degli artisti coinvolti: teatro e comunità, attore e spett-attore, dispositivo ed eterodirezione, interpretazione e usurpazione. Quali prospettive apre la pratica partecipativa adottata da Roger Bernat nel panorama delle Performing Arts? Questo interrogativo è lo spunto preliminare per un dialogo a più voci che incrocia molteplici elementi-focus: il rapporto fra teatro e comunità, l’utilizzo dei dispositivi tecnologici in rapporto alla doppia tematica della partecipazione ludica e della eterodirezione dello spettatore (e anche dell’attore, nel caso di Fanny & Alexander), il ruolo dello spett-attore e la funzione del teatro nell’attivazione di dinamiche partecipative di tipo sociale, lo spazio pubblico del teatro e il valore politico della partecipazione. Cristina Valenti coordina gli interventi di Roberto Fratini Serafide, drammaturgo della compagnia Roger Bernat_FFF e docente di Teoria della Danza presso il CSD (Conservatori Superior de Dansa) dell’Institut del Teatre di Barcellona, Txalo Toloza e Helena Febrés della compagnia Roger Bernat_FFF, Luigi de Angelis e Chiara Lagani della compagnia Fanny & Alexander.

Il teatro partecipativo di Roger Bernat

VALENTI, CRISTINA
2017

Abstract

IL TEATRO PARTECIPATIVO DI ROGER BERNAT. Progetto a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Carmen Pedullà. Il teatro partecipativo si presenta, nell’ampio e multiforme panorama delle Performing Arts, come una pratica capace di ridefinire il ruolo degli spettatori, superando la distinzione fra chi agisce e chi assiste all’evento scenico. Il regista catalano Roger Bernat rappresenta per molti versi la punta più avanzata di tale esperienza. Non è possibile infatti partecipare ai suoi spettacoli senza prenderne parte in qualità di spett-attori: protagonisti e co-autori a tutti gli effetti della dinamica scenica. Il progetto propone, per la prima volta a Bologna, "Domini Públic", il primo esperimento di teatro partecipativo della compagnia Roger Bernat_FFF. Già presentato in una ventina di paesi dal 2008 a oggi, il lavoro si sviluppa a partire da uno “spazio pubblico”, normalmente una piazza, dove gli spettatori reagiscono a indicazioni ascoltate in cuffia per dividersi in gruppi e sottogruppi, sperimentando le dinamiche sociali sottese al meccanismo di partecipazione ludica. Parte invece da un giocoso incontro con Roger Bernat la performance di Fanny & Alexander "To be or non to be Roger Bernat", dove l’attore/conferenziere usa l’identità di Roger Bernat come avatar per dar vita a un confronto fra poetiche: il teatro partecipativo dell’artista catalano e la ricerca sull’eterodirezione di Fanny & Alexander, processo di scrittura che prevede che un corpo fantasma abiti dentro l’attore, il quale riceve stimoli specifici attraverso ear-monitor wireless ai quali reagisce. Completa il progetto la tavola rotonda "Forme della partecipazione", un momento di riflessione e di confronto che porrà al centro le principali questioni emergenti dalle poetiche degli artisti coinvolti: teatro e comunità, attore e spett-attore, dispositivo ed eterodirezione, interpretazione e usurpazione. Quali prospettive apre la pratica partecipativa adottata da Roger Bernat nel panorama delle Performing Arts? Questo interrogativo è lo spunto preliminare per un dialogo a più voci che incrocia molteplici elementi-focus: il rapporto fra teatro e comunità, l’utilizzo dei dispositivi tecnologici in rapporto alla doppia tematica della partecipazione ludica e della eterodirezione dello spettatore (e anche dell’attore, nel caso di Fanny & Alexander), il ruolo dello spett-attore e la funzione del teatro nell’attivazione di dinamiche partecipative di tipo sociale, lo spazio pubblico del teatro e il valore politico della partecipazione. Cristina Valenti coordina gli interventi di Roberto Fratini Serafide, drammaturgo della compagnia Roger Bernat_FFF e docente di Teoria della Danza presso il CSD (Conservatori Superior de Dansa) dell’Institut del Teatre di Barcellona, Txalo Toloza e Helena Febrés della compagnia Roger Bernat_FFF, Luigi de Angelis e Chiara Lagani della compagnia Fanny & Alexander.
2017
Valenti, Cristina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/592382
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