L'articolo di Cristina Valenti si inserisce nel dossier "JUDITH MALINA 1926-2015" che comprende inoltre scritti di Maurizio Buscarino, Marco Caselli Nirmal, Eugenio Barba, Silvia Calderoni, Franco Ruffini e della stessa Malina. Il contributo contiene due testi inediti: l'ultima poesia scritta da Judith Malina, nella casa di riposo per anziani attori di Englewood, il 6 febbraio 2015, quando mancava poco più di un mese alla sua morte, avvenuta il 10 marzo 2015; e la testimonianza di Thomas Walker (attore del Living Theatre dal 1970 e attuale responsabile dell'Archivio della compagnia newyorkese) sugli ultimi giorni della fondatrice del Living Theatre. La studiosa ripercorre la vicenda artistica di Judith Malina soffermandosi in particolare sulla produzione poetica della regista (non ancora sufficientemente indagata), sull'intreccio inestricabile di arte e vita che ha caratterizzato la storia del Living Theatre e sullo "scandalo" che l'ha accompagnata, per analizzare le modalità per molti aspetti contradditorie dell'attuale storicizzazione di quell'esperienza. La personalità di Judith Malina emerge inoltre dalla ricostruzione del setting delle interviste realizzate dall'autrice per il volume "Storia del Living Theatre. Conversazioni con Judith Malina" (2008, n.v. accresciuta).

Vivere nell'utopia. L'ultima poesia di Judith Malina

VALENTI, CRISTINA
2015

Abstract

L'articolo di Cristina Valenti si inserisce nel dossier "JUDITH MALINA 1926-2015" che comprende inoltre scritti di Maurizio Buscarino, Marco Caselli Nirmal, Eugenio Barba, Silvia Calderoni, Franco Ruffini e della stessa Malina. Il contributo contiene due testi inediti: l'ultima poesia scritta da Judith Malina, nella casa di riposo per anziani attori di Englewood, il 6 febbraio 2015, quando mancava poco più di un mese alla sua morte, avvenuta il 10 marzo 2015; e la testimonianza di Thomas Walker (attore del Living Theatre dal 1970 e attuale responsabile dell'Archivio della compagnia newyorkese) sugli ultimi giorni della fondatrice del Living Theatre. La studiosa ripercorre la vicenda artistica di Judith Malina soffermandosi in particolare sulla produzione poetica della regista (non ancora sufficientemente indagata), sull'intreccio inestricabile di arte e vita che ha caratterizzato la storia del Living Theatre e sullo "scandalo" che l'ha accompagnata, per analizzare le modalità per molti aspetti contradditorie dell'attuale storicizzazione di quell'esperienza. La personalità di Judith Malina emerge inoltre dalla ricostruzione del setting delle interviste realizzate dall'autrice per il volume "Storia del Living Theatre. Conversazioni con Judith Malina" (2008, n.v. accresciuta).
2015
Valenti, Cristina
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