I bambini hanno il diritto di essere consultati sulle questioni che li riguardano. Quando gli attori coinvolti sono di natura istituzionale, il loro coinvolgimento in processi formali è una delle modalità per rispettare questo diritto. Dal Vertice Mondiale per l'infanzia del 1990, i bambini sono stati progressivamente coinvolti in eventi e incontri internazionali, in modo discontinuo e soprattutto in merito a temi sensibili, con modalità non adeguate. Nell’ambito del processo internazionale promosso dalle Nazioni Unite per lo sviluppo dello uno Studio Globale sulla Violenza contro l’Infanzia (2006), lo IAWGCP (gruppo inter-agenzia per la partecipazione infantile) ha concepito gli “standard minimi” come supporto operativo per le centinaia di organizzazioni statali e della società civile coinvolte. Una volta concluso il processo, lo IAWGCP ha riorganizzato il materiale prodotto e predispostone la pubblicazione in modo da stimolare la promozione del coinvolgimento dell’infanzia in processi consultivi a vario livello, ma garantendo che questo avvenga nel pieno rispetto di tutti i diritti dei soggetti coinvolti e soprattutto della loro tutela. Nel momento in cui viene sancito il coinvolgimento dei bambini in processi consultivi formali, gli organizzatori devono affrontare una serie di sfide concettuali e ostacoli operativi così da garantire che i bambini aderenza ai principi teorici della pratica partecipativa, quanto alla prevenzione di qualsiasi forma di violazione dei diritti che può accadere prima, durante o dopo il processo in questione. In questa pubblicazione lo IAWGCP diffonde natura e impiego degli “Standard minimi” illustrandone fondamento teorico e modalità attuative con materiali informativi chiari, concisi e ad alta adattabilità inter-contestuale.
Minimum standards for consulting with children
FINELLI, MANUEL;
2007
Abstract
I bambini hanno il diritto di essere consultati sulle questioni che li riguardano. Quando gli attori coinvolti sono di natura istituzionale, il loro coinvolgimento in processi formali è una delle modalità per rispettare questo diritto. Dal Vertice Mondiale per l'infanzia del 1990, i bambini sono stati progressivamente coinvolti in eventi e incontri internazionali, in modo discontinuo e soprattutto in merito a temi sensibili, con modalità non adeguate. Nell’ambito del processo internazionale promosso dalle Nazioni Unite per lo sviluppo dello uno Studio Globale sulla Violenza contro l’Infanzia (2006), lo IAWGCP (gruppo inter-agenzia per la partecipazione infantile) ha concepito gli “standard minimi” come supporto operativo per le centinaia di organizzazioni statali e della società civile coinvolte. Una volta concluso il processo, lo IAWGCP ha riorganizzato il materiale prodotto e predispostone la pubblicazione in modo da stimolare la promozione del coinvolgimento dell’infanzia in processi consultivi a vario livello, ma garantendo che questo avvenga nel pieno rispetto di tutti i diritti dei soggetti coinvolti e soprattutto della loro tutela. Nel momento in cui viene sancito il coinvolgimento dei bambini in processi consultivi formali, gli organizzatori devono affrontare una serie di sfide concettuali e ostacoli operativi così da garantire che i bambini aderenza ai principi teorici della pratica partecipativa, quanto alla prevenzione di qualsiasi forma di violazione dei diritti che può accadere prima, durante o dopo il processo in questione. In questa pubblicazione lo IAWGCP diffonde natura e impiego degli “Standard minimi” illustrandone fondamento teorico e modalità attuative con materiali informativi chiari, concisi e ad alta adattabilità inter-contestuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.