In un recente articolo ci siamo occupati di una nuova virosi su menta piperita (Mentha piperita L.) (Lamiaceae), una delle piante aromatiche più coltivate e note ovunque nel mondo per i suoi molteplici utilizzi. La malattia, consistente in un vistoso “mosaico giallo-oro” sulle foglie (con successiva necrosi del lembo), è stata individuata per la prima volta nel 2012, nel corso di un monitoraggio eseguito in aziende della Piana di Albenga (Savona); e poi ancora, nella stessa area, nel 2013. Le indagini virologiche, conclusesi nel 2016, hanno portato all’identificazione per la prima volta in questa lamiacea di un Hordeivirus: LRSV (Lychnis ringspot virus, virus della maculatura anulare del licnide), costituito da particelle rigide, a “bastoncello”, di cui non sono noti i vettori naturali, la cui diffusione in natura avviene per contatto (tra individui infetti e sani) e per seme (e/o polline). Scopo della Ricerca - LRSV era già stato individuato nel 1972 in M. longifolia in Ungheria (isolato virale indicato come “mentha strain”: “ceppo menta”) (LRSV-M) Data la gravità della malattia riscontrata in Liguria ed il suo ripetersi nel tempo, e considerando che LRSV è stato individuato in Lychins in California (USA) all’interno di semi (d’importazione europea), si è ipotizzato che all’origine delle infezioni verificatesi ad Albenga potrebbe esserci proprio l’utilizzo di seme già infetto (raccolto, ad esempio, da piante-madri i cui fiori sono stati fecondati da polline contenente il virus). Si è quindi è deciso di verificare questa supposizione. Prova sperimentale - Nel 2015, alcune piante di menta sintomatiche (infette da LRSV), provenienti da Albenga, sono state trapiantate all’aperto (nella zona di Portici, Napoli) e monitorate fino alla fioritura. (Da notare che, nello stesso anno, accanto ad esse, sono nati dal seme caduto nel terreno, alcuni nuovi esemplari che evidenziavano sulle foglie “mosaico giallo-oro”). Si è quindi proceduto (sempre nel 2015) con la raccolta, dalle piante originali, del seme che è stato inviato al Plesso Serricolo Scarabelli (Università di Bologna) per verificarne, nel 2016, lo stato sanitario. Esecuzione della prova La prima fase della sperimentazione (marzo) è consistita nell’organizzare i materiali per la semina. Sono state predisposte 8 seminiere composte ciascuna da 8 settori con 12 alveoli l'uno. Germinabilità. La prima conta delle piantine nate, eseguita dopo circa 2 mesi e mezzo (maggio) dall’inizio della sperimentazione, ha fornito i seguenti risultati: “Albenga” = 192/1000 (19,2%), “Prima ditta” = 78/192 (40,6%), “Seconda ditta” = 110/192 (57,3%). Con la seconda conta si è ottenuto il seguente risultato: “Albenga” = 203/1000 (20,3%), “Prima ditta” = 78/192 (40,6%), “Seconda ditta” = 110/192 (57,3%). La terza ed ultima conta (giugno) ha confermato i dati raccolti in quella precedente. Diagnosi. Le inoculazioni meccaniche eseguite con tutte le piantine di menta sintomatiche “A” e “Pd” hanno permesso di osservare sintomi locali e sistemici sulle solanacee (mosaico clorotico su tabacco). Le analisi RT-PCR utilizzando "primers" specifici per LRSV hanno dato esito positivo. Le prove di trasmissione meccanica dalle piantine asintomatiche hanno dato esito negativo.

TRASMISSIONE PER SEME DI LRSV IN MENTHA PIPERITA

BELLARDI, MARIA GRAZIA;CAVICCHI, LISA;
2017

Abstract

In un recente articolo ci siamo occupati di una nuova virosi su menta piperita (Mentha piperita L.) (Lamiaceae), una delle piante aromatiche più coltivate e note ovunque nel mondo per i suoi molteplici utilizzi. La malattia, consistente in un vistoso “mosaico giallo-oro” sulle foglie (con successiva necrosi del lembo), è stata individuata per la prima volta nel 2012, nel corso di un monitoraggio eseguito in aziende della Piana di Albenga (Savona); e poi ancora, nella stessa area, nel 2013. Le indagini virologiche, conclusesi nel 2016, hanno portato all’identificazione per la prima volta in questa lamiacea di un Hordeivirus: LRSV (Lychnis ringspot virus, virus della maculatura anulare del licnide), costituito da particelle rigide, a “bastoncello”, di cui non sono noti i vettori naturali, la cui diffusione in natura avviene per contatto (tra individui infetti e sani) e per seme (e/o polline). Scopo della Ricerca - LRSV era già stato individuato nel 1972 in M. longifolia in Ungheria (isolato virale indicato come “mentha strain”: “ceppo menta”) (LRSV-M) Data la gravità della malattia riscontrata in Liguria ed il suo ripetersi nel tempo, e considerando che LRSV è stato individuato in Lychins in California (USA) all’interno di semi (d’importazione europea), si è ipotizzato che all’origine delle infezioni verificatesi ad Albenga potrebbe esserci proprio l’utilizzo di seme già infetto (raccolto, ad esempio, da piante-madri i cui fiori sono stati fecondati da polline contenente il virus). Si è quindi è deciso di verificare questa supposizione. Prova sperimentale - Nel 2015, alcune piante di menta sintomatiche (infette da LRSV), provenienti da Albenga, sono state trapiantate all’aperto (nella zona di Portici, Napoli) e monitorate fino alla fioritura. (Da notare che, nello stesso anno, accanto ad esse, sono nati dal seme caduto nel terreno, alcuni nuovi esemplari che evidenziavano sulle foglie “mosaico giallo-oro”). Si è quindi proceduto (sempre nel 2015) con la raccolta, dalle piante originali, del seme che è stato inviato al Plesso Serricolo Scarabelli (Università di Bologna) per verificarne, nel 2016, lo stato sanitario. Esecuzione della prova La prima fase della sperimentazione (marzo) è consistita nell’organizzare i materiali per la semina. Sono state predisposte 8 seminiere composte ciascuna da 8 settori con 12 alveoli l'uno. Germinabilità. La prima conta delle piantine nate, eseguita dopo circa 2 mesi e mezzo (maggio) dall’inizio della sperimentazione, ha fornito i seguenti risultati: “Albenga” = 192/1000 (19,2%), “Prima ditta” = 78/192 (40,6%), “Seconda ditta” = 110/192 (57,3%). Con la seconda conta si è ottenuto il seguente risultato: “Albenga” = 203/1000 (20,3%), “Prima ditta” = 78/192 (40,6%), “Seconda ditta” = 110/192 (57,3%). La terza ed ultima conta (giugno) ha confermato i dati raccolti in quella precedente. Diagnosi. Le inoculazioni meccaniche eseguite con tutte le piantine di menta sintomatiche “A” e “Pd” hanno permesso di osservare sintomi locali e sistemici sulle solanacee (mosaico clorotico su tabacco). Le analisi RT-PCR utilizzando "primers" specifici per LRSV hanno dato esito positivo. Le prove di trasmissione meccanica dalle piantine asintomatiche hanno dato esito negativo.
2017
Bellardi, MARIA GRAZIA; Facchini, Enrico; Cavicchi, Lisa; Parrella, Giuseppe
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