Il coraggio di innovare

Da oltre una decina di anni, mi trovo nel giro dei finanziamenti pubblici per la ricerca e l’innovazione. A dirla così, passa l’idea che il mio sia un ruolo di “business man” riservato a pochi, tra enormi flussi di denaro e attività molto sfumate. In realtà la storia che voglio raccontare va in tutt’altro senso. Innanzitutto chiarisco meglio il mio compito che in questi anni è stato, in pratica, quello di incontrare aziende, piccole e grandi, italiane o straniere, per trasformare le loro esigenze di competitività in proposte tecniche, coinvolgere le università senza le quali l’innovazione aziendale resterebbe un affare molto limitato, individuare la linea di finanziamento più idonea, dare al tutto la forma di un progetto, presentarlo e magari vincerlo. E mi è già successo con diverse fonderie, come con altre aziende di disparati settori industriali. Vincere non è poi così difficile: bisogna innanzitutto partecipare. Lo so che a dirla così, sembra una banalità, ma la realtà che ho incontrato e che vorrei qui descrivere va ben al di là degli stereotipi.....