Grazie alla constatazione che non c’è mai congruenza tra le liste della Naturalis historia e quelle del Digesto riguardo allo ius Italicum e a un’attenta lettura di Plinio, si giunge alla conclusione che egli pensasse a un diritto differente da quello cui le fonti giuridiche successive danno la stessa denominazione, assolutamente privo dell’immunitas. Quindi, tramite l’analisi della storia e delle società delle nove comunità che – stando all’opera dell’erudito comasco – fruivano dello ius Italicum in Hispania Citerior e Dalmazia, si individuano le motivazioni che portarono Augusto a riconoscere questo privilegio a detti centri.
Qualche considerazione sull'attribuzione dello ius Italicum alle comunità ispaniche e dalmate secondo la testimonianza di Plinio il Vecchio / Vitelli Casella, Mattia. - STAMPA. - 2:(2015), pp. 1673-1680. (Intervento presentato al convegno L’Africa romana. Momenti di continuità e rottura: bilancio di trent'anni di Convegni L'Africa romana tenutosi a Alghero-Porto Conte Ricerche nel 26-29 settembre 2013).
Qualche considerazione sull'attribuzione dello ius Italicum alle comunità ispaniche e dalmate secondo la testimonianza di Plinio il Vecchio
VITELLI CASELLA, MATTIA
2015
Abstract
Grazie alla constatazione che non c’è mai congruenza tra le liste della Naturalis historia e quelle del Digesto riguardo allo ius Italicum e a un’attenta lettura di Plinio, si giunge alla conclusione che egli pensasse a un diritto differente da quello cui le fonti giuridiche successive danno la stessa denominazione, assolutamente privo dell’immunitas. Quindi, tramite l’analisi della storia e delle società delle nove comunità che – stando all’opera dell’erudito comasco – fruivano dello ius Italicum in Hispania Citerior e Dalmazia, si individuano le motivazioni che portarono Augusto a riconoscere questo privilegio a detti centri.File | Dimensione | Formato | |
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