QUANDO. Questa non è una semplice Mostra. E' qualcosa di più: un viaggio nel tempo che vi porterà indietro di 300 Milioni di anni, nel lontano Carbonifero, verso la fine dell'Era Paleozoica. DOVE. La destinazione del vostro viaggio spazio-temporale sarà la zona del Passo di Pramollo a N di Pontebba (UD), nel cuore delle Alpi Carniche. Camminerete virtualmente tra gli strati delle sue montagne dove le rocce, con i loro caratteri e i loro fossili, sanno diventare le fotocopie tridimensionali del lontano passato del pianeta Terra. COME. Nella Mostra troverete spettacolari reperti fossili capaci di riportare alla luce un ecosistema di 300 Milioni di anni fa, pannelli espositivi in grado di spiegare senza complicare, di raccontare senza annoiare (si spera!), con tante immagini e testi sempre sintetici; spazi multimediali nei quali la realtà interattiva e le ricostruzioni dinamiche degli antichi ambienti e degli organismi che li popolavano, vi proietteranno in un passato da sogno. Organismi grandi, come l'Anfibio Fabio (parente stretto di Eryops) e le piante equatoriali, assieme agli organismi più piccoli, come gli inquietanti trilobiti, i diffusi brachiopodi, gli evanescenti briozoi, le affusolate fusuline e le alghe ‘vestite di roccia’. PERCHE'. Per questa Mostra si è scelto di illustrare il significato degli strati di Pramollo (Alpi Carniche) perché questo luogo, nel tardo Carbonifero, occupava una posizione geografica prestigiosa. Oggi il settore di Pramollo è collocato a cavallo tra Italia ed Austria, ma 300 Milioni di anni fa si affacciava su un enorme golfo di un altrettanto immenso oceano. Gli passava accanto la linea dell'Equatore e l'emisfero australe del tempo risultava coperto da una vasta calotta glaciale. I ghiacci si contraevano ed espandevano, modificando il livello dei mari e spostando le linee di costa. Nel lontanissimo Carbonifero, Pramollo occupava una fascia tra la terra e il mare. C’erano le piante, ma ancora senza fiori, il primo dinosauro non era ancora comparso e le Alpi si sarebbero sollevate solo moltissimo tempo dopo. LA MOSTRA MULTIMEDIALE PERMANENTE. Pramollo nasconde dei segreti tra le proprie rocce. Sono i particolari fossili marini e terrestri che popolano gli strati delle sue montagne. Sono un’eredità tramandata attraverso il tempo. Un patrimonio che si svela aprendo gli strati rocciosi che vi appariranno come un vero e proprio scrigno geologico colmo di sorprese. Uno scrigno, questo di Pramollo, che racchiude una ricchezza paleontologica unica in Europa e che questa Mostra vuole valorizzare e far conoscere. La Mostra è ospitata nel Municipio di Pontebba (UD), all'interno delle sale del pianterreno. I visitatori, grazie anche al realismo della multimedialità, si sposteranno nel tempo fino a 300 Milioni di anni fa, tornando ai tempi in cui i fossili di Pramollo erano ancora degli organismi viventi pronti a stupirci.

TI MOSTRO LA MOSTRA - Quando Pramollo stava all'equatore: un viaggio in 3D nelle Alpi Carniche di 300 milioni di anni fa.

VENTURINI, CORRADO
2016

Abstract

QUANDO. Questa non è una semplice Mostra. E' qualcosa di più: un viaggio nel tempo che vi porterà indietro di 300 Milioni di anni, nel lontano Carbonifero, verso la fine dell'Era Paleozoica. DOVE. La destinazione del vostro viaggio spazio-temporale sarà la zona del Passo di Pramollo a N di Pontebba (UD), nel cuore delle Alpi Carniche. Camminerete virtualmente tra gli strati delle sue montagne dove le rocce, con i loro caratteri e i loro fossili, sanno diventare le fotocopie tridimensionali del lontano passato del pianeta Terra. COME. Nella Mostra troverete spettacolari reperti fossili capaci di riportare alla luce un ecosistema di 300 Milioni di anni fa, pannelli espositivi in grado di spiegare senza complicare, di raccontare senza annoiare (si spera!), con tante immagini e testi sempre sintetici; spazi multimediali nei quali la realtà interattiva e le ricostruzioni dinamiche degli antichi ambienti e degli organismi che li popolavano, vi proietteranno in un passato da sogno. Organismi grandi, come l'Anfibio Fabio (parente stretto di Eryops) e le piante equatoriali, assieme agli organismi più piccoli, come gli inquietanti trilobiti, i diffusi brachiopodi, gli evanescenti briozoi, le affusolate fusuline e le alghe ‘vestite di roccia’. PERCHE'. Per questa Mostra si è scelto di illustrare il significato degli strati di Pramollo (Alpi Carniche) perché questo luogo, nel tardo Carbonifero, occupava una posizione geografica prestigiosa. Oggi il settore di Pramollo è collocato a cavallo tra Italia ed Austria, ma 300 Milioni di anni fa si affacciava su un enorme golfo di un altrettanto immenso oceano. Gli passava accanto la linea dell'Equatore e l'emisfero australe del tempo risultava coperto da una vasta calotta glaciale. I ghiacci si contraevano ed espandevano, modificando il livello dei mari e spostando le linee di costa. Nel lontanissimo Carbonifero, Pramollo occupava una fascia tra la terra e il mare. C’erano le piante, ma ancora senza fiori, il primo dinosauro non era ancora comparso e le Alpi si sarebbero sollevate solo moltissimo tempo dopo. LA MOSTRA MULTIMEDIALE PERMANENTE. Pramollo nasconde dei segreti tra le proprie rocce. Sono i particolari fossili marini e terrestri che popolano gli strati delle sue montagne. Sono un’eredità tramandata attraverso il tempo. Un patrimonio che si svela aprendo gli strati rocciosi che vi appariranno come un vero e proprio scrigno geologico colmo di sorprese. Uno scrigno, questo di Pramollo, che racchiude una ricchezza paleontologica unica in Europa e che questa Mostra vuole valorizzare e far conoscere. La Mostra è ospitata nel Municipio di Pontebba (UD), all'interno delle sale del pianterreno. I visitatori, grazie anche al realismo della multimedialità, si sposteranno nel tempo fino a 300 Milioni di anni fa, tornando ai tempi in cui i fossili di Pramollo erano ancora degli organismi viventi pronti a stupirci.
2016
192
978-88-88680-28-6
Venturini, C
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/574689
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