La pedagogia sociale ha legato la propria riflessività al sistema del welfare state. La crisi e la messa in discussione dei modelli di protezione sociale tradizionali chiamano quindi in causa la pedagogia sociale in quanto ambito disciplinare specifico. È possibile affermare che l’orizzonte della crisi dal contesto economico ha effetto a livello epistemologico sull’approccio al welfare educativo? È possibile rintracciare orizzonti di senso nelle azioni degli operatori dell’educazione utili a ridefinire lo scenario generale uscendo dalle strettoie spesso sclerotizzanti e tentando di riflettere e proporre nuove traiettorie dal basso per uscire dalla crisi? Partendo da queste tesi, attraverso un approccio qualitativo in chiave analitica e trasformativa, l’articolo interroga un contesto locale, quello bolognese, che ha rappresentato per molto tempo il riferimento a livello nazionale per le politiche di welfare e, in particolare, per quanto concerne le innovazioni e le sperimentazioni educative che tenevano insieme sistema educativo formale, territorio, ricerca universitaria in questo settore. Questo articolo ripercorre per sommi capi l’evoluzione storica di questo scenario, mettendo in evidenza le possibili ragioni di una china che ha portato Bologna a divenire da centro dell’innovazione e della sperimentazione sul welfare a realtà periferica in cui l’eredità del passato consente ancora standard di buon livello, ma il cui futuro appare quanto meno nebuloso. Il caso-studio del progetto europeo ATOMS (relativo alla ricerca-intervento sulle traiettorie educative di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica) permette di illuminare in modo emblematico le contraddizioni che connotano l’intero ambito. Il progetto stesso ha preso le mosse dalla constatazione che la fase storica espansiva del welfare educativo bolognese si è esaurita e gli operatori del settore sono attualmente chiamati a ripensare gli interventi e la rete territoriale che li connette. Dal percorso di Ricerca Azione Partecipata e dalle interviste semi-strutturate realizzate con gli operatori coinvolti nel progetto è possibile mettere in evidenza le motivazioni intrinseche da cui il percorso è partito e, al contempo, valorizzare le proposte che dal basso sono sorte come possibili orizzonti progettuali in senso pedagogico.

Bologna: da centro a periferia del welfare educativo / Tolomelli, Alessandro. - In: CIVITAS EDUCATIONIS. - ISSN 2281-9568. - STAMPA. - Anno V, n. 1 Giugno 2016:(2016), pp. 61-82.

Bologna: da centro a periferia del welfare educativo

TOLOMELLI, ALESSANDRO
2016

Abstract

La pedagogia sociale ha legato la propria riflessività al sistema del welfare state. La crisi e la messa in discussione dei modelli di protezione sociale tradizionali chiamano quindi in causa la pedagogia sociale in quanto ambito disciplinare specifico. È possibile affermare che l’orizzonte della crisi dal contesto economico ha effetto a livello epistemologico sull’approccio al welfare educativo? È possibile rintracciare orizzonti di senso nelle azioni degli operatori dell’educazione utili a ridefinire lo scenario generale uscendo dalle strettoie spesso sclerotizzanti e tentando di riflettere e proporre nuove traiettorie dal basso per uscire dalla crisi? Partendo da queste tesi, attraverso un approccio qualitativo in chiave analitica e trasformativa, l’articolo interroga un contesto locale, quello bolognese, che ha rappresentato per molto tempo il riferimento a livello nazionale per le politiche di welfare e, in particolare, per quanto concerne le innovazioni e le sperimentazioni educative che tenevano insieme sistema educativo formale, territorio, ricerca universitaria in questo settore. Questo articolo ripercorre per sommi capi l’evoluzione storica di questo scenario, mettendo in evidenza le possibili ragioni di una china che ha portato Bologna a divenire da centro dell’innovazione e della sperimentazione sul welfare a realtà periferica in cui l’eredità del passato consente ancora standard di buon livello, ma il cui futuro appare quanto meno nebuloso. Il caso-studio del progetto europeo ATOMS (relativo alla ricerca-intervento sulle traiettorie educative di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica) permette di illuminare in modo emblematico le contraddizioni che connotano l’intero ambito. Il progetto stesso ha preso le mosse dalla constatazione che la fase storica espansiva del welfare educativo bolognese si è esaurita e gli operatori del settore sono attualmente chiamati a ripensare gli interventi e la rete territoriale che li connette. Dal percorso di Ricerca Azione Partecipata e dalle interviste semi-strutturate realizzate con gli operatori coinvolti nel progetto è possibile mettere in evidenza le motivazioni intrinseche da cui il percorso è partito e, al contempo, valorizzare le proposte che dal basso sono sorte come possibili orizzonti progettuali in senso pedagogico.
2016
Bologna: da centro a periferia del welfare educativo / Tolomelli, Alessandro. - In: CIVITAS EDUCATIONIS. - ISSN 2281-9568. - STAMPA. - Anno V, n. 1 Giugno 2016:(2016), pp. 61-82.
Tolomelli, Alessandro
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